Tasse e servizi per le famiglie, confermate le agevolazioni a Borgo

Il Comune di Borgo a Mozzano conferma per il 2016 il proprio impegno a tutela delle famiglie a basso reddito e delle fasce più deboli della cittadinanza. Questo pomeriggio (30 marzo), infatti, la vicesindaco Roberta Motroni, insieme all’assessore alla scuola Donatella Zanotti e al consigliere delegato a finanza e bilancio, Alessandro Profetti, ha firmato il nuovo accordo con i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp e Uilp, per riconfermare gli aiuti, le agevolazioni e i contributi già attivi nel 2015, mantenendo come criterio obiettivo quello della progressività, fiscale e tributaria.
Bilancio sociale. L’amministrazione comunale rinnova anche per quest’anno la spesa storica già sostenuta in precedenza, nell’ottica di mantenere lo stesso standard qualitativo e quantitativo degli interventi a sostegno delle fasce più deboli. Oltre agli incontri di socializzazione per gli anziani e al pagamento delle utenze e dei servizi per tutte quelle situazioni di forte disagio economico, la giunta Andreuccetti ha riconfermato per il 2016 la spesa di 15mila euro per i contributi al pagamento del canone di affitto e di 22.500 euro per i servizi di prima infanzia. Oltre 7mila euro, invece, sono stati stanziati per il fondo di solidarietà, istituito per favori le condizioni di inserimento, o reinserimento in seguito a un licenziamento, nel mercato del lavoro: nel 2015, con lo stesso impegno di spesa, sono stati attivati 3 tirocini formativi di 6 mesi, attualmente ancora in corso.
Imu, Tasi e Tari. Aliquote basse e attenzione alle esigenze dei cittadini anche per quanto riguarda le tassazioni di Imu, Tasi e Tari. Per l’imposta municipale unica, il Comune ha mantenuto l’aliquota del 4 per mille sulla prima casa, ma solo in caso di edifici di categoria signorile (A1), di ville (A8) o di palazzi con eminenti pregi artistici o storici (A9) e dell’8 per mille sulla seconda abitazione. In maniera analoga vengono mantenute le precedenti aliquote anche per la Tasi: 2 per mille per la prima casa in caso di immobili di categoria A1, A8 e A9 e del 2,5 per mille per tutti gli altri edifici. Per quanto riguarda la Tari, invece, l’intervento dell’ente è limitato all’individuazione dei criteri di ripartizione dei costi e della scelta dei coefficienti di produzione dei rifiuti. Sia per la tassa dei rifiuti che per quella dei servizi comunali sono previste esenzioni e riduzioni sulla base del reddito Isee.
Servizi per l’infanzia e scuola. Nell’anno corrente saranno mantenute le stesse fasce di esenzione e compartecipazione già previste lo scorso anno scolastico. Con una spesa di 36mila euro, durante l’anno 2015/2016 sono state accolte 88 domande per l’esenzione del pagamento del servizio mensa: 34 sono state accolte con esenzione totale, le altre 54, invece, usufruiscono delle agevolazioni calibrate sul reddito Isee. Anche il pagamento del trasporto scolastico non subirà variazioni, mantenendo a 17 euro la quota massima mensile a carico delle famiglie. Nell’anno scolastico in corso, il Comune ha poi investito 15mila euro per rispondere alle richieste di agevolazioni: 36 famiglie, infatti, non pagano il contributo per il trasporto scolastico e 32 ne versano una quota ridotta.
Attualmente, inoltre, è attiva una convenzione con l’asilo nido Piumadoro di Chifenti: il progetto, grazie al quale il Comune contribuisce con 4.500 euro mensili, consente a 15 bambini di partecipare alle attività del nido d’infanzia con una retta dimezzata.
Lotta all’evasione. Grande impegno anche per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale. Nel 2015 sono stati 467 gli avvisi di accertamento inviati, per un totale di oltre 220mila euro: grazie a quest’azione capillare sono stati recuperati più di 98mila euro. Con la sigla del nuovo accordo, l’amministrazione comunale conferma la propria politica di attenzione, individuata anche nel protocollo sottoscritto tra l’Unione dei comuni della Media Valle del Serchio e i rappresentanti delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e dei rappresentanti dei sindacati dei pensionati Spi, Fnp e Uilp. Le parti concordano, quindi, di effettuare verifiche annue sui risultati ottenuti e di reinvestire le risorse recuperate in progetti di carattere sociale.