Fantoni scaricato dal Pd: schifato, non mi ricandido

5 maggio 2016 | 20:38
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Fantoni scaricato dal Pd: schifato, non mi ricandido

Colpo di scena a Piazza al Serchio dove il sindaco uscente del Pd, Paolo Fantoni, messo in minoranza e “sfiduciato” dal suo stesso partito, decide di non candidarsi di nuovo alle elezioni amministrative ormai alle porte. Fantoni getta la spugna ma lo fa togliendosi qualche sassolino a poche ore da un documento bollente del circolo del Pd che conferma quello che era da qualche tempo nell’aria. Il Partito democratico sosterrà invece Andrea Carrari, candidato sindaco di una lista civica.

“Non mi presenterò – sottolinea schifato da questo siparietto della politica. Devo ringraziare tutti i consiglieri comunali che mi hanno dato la disponibilità in questo clima difficile a sostenermi nuovamente, e li lascio liberi di fare le scelte secondo loro più giuste per la comunità di Piazza al Serchio. Ringrazio inoltre le decine e decine di persone che in queste ore mi hanno rivolto attestati di stima e di incoraggiamento, li porto nel cuore come tutte le persone e i cittadini che ho avuto modo di incontrare e conoscere in questi lunghi anni”.
Il sindaco in carica da 10 anni, e tra l’altro presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, nondimeno difende il suo operato: “Sono 10 anni che svolgo con serietà e quotidianità il servizio civico nel mio comune nella più alta carica, non avevo ancora compiuto 29 anni e all’epoca fui il più giovane sindaco della Toscana, anticipando di qualche anno la rottamazione di renziana memoria. Sono altri 10 gli anni in cui ho ricoperto altri ruoli amministrativi. Dall’agosto del 2014, svolgo questo servizio per l’intera Garfagnana, come presidente dell’Unione comuni”.
“Premesso questo – prosegue Fantoni – mai avrei pensato di ritrovarmi ad una situazione paradossale come quella che è stata ufficializzata dal circolo Pd di Piazza al Serchio. Mai. Per il lavoro svolto, per l’impegno politico e amministrativo, che ha a mio avviso una sola pecca aver sempre messo al primo posto Piazza al Serchio, la Garfagnana e la sua gente. Sì, questa è stata l’unica mia bandiera, l’unico mio obiettivo”.
Il clima era molto teso da tempo ma il sindaco si dice stupito “che si arrivi a chiarire, solo pochi giorni prima della presentazione delle liste, che il circolo del Pd di cui ho sempre fatto parte fin dalla sua costituzione e che mi pare aver onorato, oggi certifichi di non sostenermi e puntare su una lista civica”. Eppure Fantoni ci aveva provato ad evitare lo strappo: “Non è servito nemmeno dare la disponibilità allo svolgimento delle primarie, ancora strano se il circolo Pd sceglie di sostenere un candidato piuttosto che un altro, perché non utilizza le tanto sbandierate regole di democrazia interna? Purtroppo si verifica un’altra regola non scritta: il Pd applica le regole sulle primarie a geometria variabile dove meglio torna comodo. Forse la vittoria non era così scontata? Io considerato non allineato, alla prima occasione utile, senza entrare nel merito dell’operato e l’attività svolta, vengo scaricato, anzi sfiduciato”. Una pacca sulle spalle (forse nemmeno quella) e arrivederci. “Vuol dire – suggerisce Fantoni – che tutto il lavoro svolto per il mio territorio era nel giusto: la battaglia sull’ospedale unico, tutte le volte che ho distinto il nome Garfagnana da altro: nel turismo, nei consorzi, per le infrastrutture. Credo ancora fermamente in questi obiettivi, come ho creduto in Piazza al Serchio un comune che in 10 anni è rinato, fra mille difficoltà ricavandosi nuovamente un ruolo all’interno della Valle in particolare modo in serietà ed affidabilità. Perché prima che politico mi sento amministratore; l’ho fatto con spirito di servizio e abnegazione quotidiana, giorno dopo giorno, problema dopo problema ho cercato di affrontare con serietà e dignità ogni situazione imprevista e imprevedibile che arrivava sul mio tavolo, o al bar mentre prendevo il caffè, o in piazza durante il mercato, o il 21 giugno 2013 quando un terremoto da 5.2 della scala Richter ha sconquassato per mesi la vita della mia comunità. Mi rendo conto che a volte questo non basta, per restare a galla è necessario essere più politici: no questo non lo sono stato. Non ho mai detto sì, pensando di dire no. Non ho mai profuso illusioni a nessuno, anche se tante volte con davanti un padre di famiglia senza lavoro per la centesima volta, mi portavo a casa le sue pene e la sua difficoltà. In qualsiasi sede l’azione del Comune di Piazza al Serchio prima e dell’Unione dei Comuni della Garfagnana poi è stata improntata al servizio di queste terre: sempre presenti, mai silenti, a volte anche rompiscatole, ma sempre corretti. Sì, la correttezza è un vanto della mia attività amministrativa. Pur nella discussione, nella dialettica le mie amministrazioni hanno sempre mantenuto un rispetto e una lealtà, più unica che rara in questo mondo. È stato poco importante dare continuità ad un percorso, o a una amministrazione, o ad un lavoro ultra decennale che rivendico con forza e chi vi riassumo di seguito; azioni ed interventi concreti che mi soddisfano e che mi permettono di andare a testa alta fra la mia gente”.
Da qui la volontà precisa di difendere il suo operato prima dell’addio (o forse è più probabile dell’arrivederci) alla politica. “Pregherei – va avanti Fantoni – , oltre alle beghe di partito, di tenere nella giusta considerazione i seguenti punti che riassumono, in maniera non esaustiva, i risultati degli ultimi cinque anni della mia attività amministrativa: Il primo è territoriale: che se ne dica in questi anni Piazza è cresciuta, ha riacquistato un ruolo forte in tutta la Garfagnana. In questi anni l’amministrazione non ha mai mancato di dire la sua posizione su tutti i tavoli e i temi di maggior rilevanza per il territorio. Mai silenziosa, sempre propositiva e decisa quando è servito, ma mai a sproposito. La presidenza dell’Unione ne è riprova, il ritorno della sede del Corpo di Polizia Municipale anche, e molti altri esempi si possono fare, ma in generale Piazza al Serchio è cresciuta nella stima e nell’affidabilità di essere interlocutore serio e rispettato da tutti cittadini e istituzioni”.
“Il secondo – aggiunge – è finanziario: ci siamo caratterizzati per una attenta politica del bilancio, che ci ha permesso di portare il nostro comune ad essere “a bassa pressione fiscale” (quarto in Garfagnana per le entrate tributarie pro capite) se paragonato ad altre realtà simili; che ha riacquistato capacità di investimento, di spesa di personale. Con un avanzo di amministrazione importante che per il 2015 supera i 200.000 euro. Una politica seria ed oculata, che per lungo tempo ha limitato la nostra attività, ma che porterà importanti benefici. Il terzo sono gli investimenti. Abbiamo completamente rispettato quello che era previsto nel nostro programma elettorale del 2011 ad eccezione della copertura della Piscina comunale, che comunque ha avuto importanti e continui interventi di manutenzione, impianto che nel 2011 era chiuso. Non solo, abbiamo aggiunto altri importanti investimenti. Senza considerare gli svariati interventi fatti attraverso il piano di sviluppo rurale. Possiamo quindi dire di essere intervenuti in tutte le principali strade di collegamento alle frazioni, di aver continuato il piano di intervento sui cimiteri comunali, abbiamo ridato al capoluogo un volto nuovo e decente, abbiamo ampliato la rete di teleriscaldamento ed infine la nuova scuola media, un intervento che supera i 2.000.000 di euro, un intervento che per il nostro comune ha una portata storica. Abbiamo inoltre già presentato progetti per l’adeguamento delle scuole elementari, per il recupero dello stabile della ex scuola media, in questi giorni sono stati finanziati sul Piano di sviluppo rurale 183.000 euro di interventi sulla viabilità rurale. Tutto ciò non è stato sufficiente per non essere scaricato”.