Kme, è scontro tra M5S e azienda

10 giugno 2016 | 10:06
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Kme, è scontro tra M5S e azienda

Il Movimento 5 Stelle porta il caso Kme group in Regione con una mozione a prima firma Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della commissione Affari istituzionali e bilancio. “Fino a quando il forno fusorio Asarco resterà spento, la situazione resterà drammatica”, dichiarano i consiglieri regionali M5S.

Una presa di posizione da parte di Bianchi e dei colleghi pentastellati che suscita una immediata replica, tra l’ironico e il faceto, di Kme: “Kme – spiega l’azienda – ha letto con estremo interesse la mozione che ha come primo firmatario il consigliere del Movimento 5 Stelle Gabriele Bianchi e si dispiace di non avere avuto in precedenza nozione della sua alta competenza tecnica e perizia industriale, specificamente per quanto riguarda i forni fusori Asarco”.
“Avendo dunque oggi avuto la fortuna di poter rimediare a tale grave ignoranza – si legge ancora nella reazione dell’azienda -, Kme ipotizza di chiedere al professor Bianchi, sempre che i suoi primari impegni scientifici glielo permettano, di poter usufruire delle sue alte competenze in materia per risolvere in via definitiva i problemi di gestione industriale anche dei forni Asarco presenti in altri stabilimenti del Gruppo in Francia, Germania e Cina, assicurando ovviamente la copertura integrale delle adeguate spese di trasferta. Se poi avesse anche dei suggerimenti per evitare perdite di 15/16 milioni di euro l’anno nello stabilimento di Fornaci di Barga la gratitudine di Kme sarebbe infinita”.
Bianchi non aveva risparmiato critiche a Kme: “700 lavoratori e le loro famiglie, legate al destino dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga, hanno bisogno di certezze – ha scritto -. Bene la manifestazione di impegno dalle Istituzioni ma il forno è spento da ottobre e intanto l’impresa chiede libertà nel collocare a zero ore un numero imprecisato di persone, sfruttando ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà. La Toscana deve compiere ogni gesto a tutti i livelli istituzionali per scongiurare che il principale stabilimento metalmeccanico della lucchesia diventi l’ennesimo caso regionale di degenerazione del tessuto industriale italiano”, prosegue Gabriele Bianchi. “Ad oggi la trattativa con Eredi Gnutti sembra ferma e manca il Piano Industriale. Sappiamo che oggi Renzi andrà a Lucca a visitare una cartiera e parlare ad un convegno sul terzo settore. Il metro di un diverso modo di vedere il ruolo istituzionale: ora la priorità nella lucchesia è far sentire la presenza dello Stato nel caso Kme”, concludono i Cinque Stelle.