Bianchi: “Kme, pronti a rivedere la mozione ma vogliamo garantire il futuro di 700 persone”

Prosegue il botta e risposta a distanza tra il consigliere regionale Gabriele Bianchi e la Kme che nei giorni scorsi aveva ironizzato sulla mozione pentastellata da presentare in aula sul futuro dello stabilimento di Barga.
“Dispiace leggere che un’impresa come Kme faccia dell’ironia su proposte legate ad un obiettivo serio e importante quale il destino di 700 lavoratori e delle loro famiglie. Non sono un professore, prima di questa esperienza consiliare ero un piccolo imprenditore, un elettricista per la precisione. Ma quando mi rivolgevo ai clienti, come oggi ai cittadini, usavo la massima gentilezza e cortesia verso chi era destinatario della mia professionalità. Le usai anche con Kme quando vi lavorai come dipendente di una ditta elettrica fornitrice” scrive Bianchi, che però tende una mano: “Sono assolutamente disponibile a rivedere la mozione che porta la mia prima firma, se contiene un dettaglio tecnico sbagliato. Ma pretendo di preservarne lo spirito: contribuire ad assicurare un futuro a 700 persone. Se il forno Asarco, diversamente da come segnalatomi più volte dai sindacati, non è la soluzione sarà mia premura toglierne ogni riferimento nel nostro atto firmato da tutti i consiglieri regionali M5S. Chiedo tuttavia che questa discussione si faccia a un tavolo, dove saremo vìs a vìs, io voi e le rappresentanze sindacali tutte. Elaboriamo insieme, impresa e lavoratori, un atto di indirizzo sulla crisi Kme e sarà cura del Movimento 5 Stelle portarlo in consiglio regionale. Se abbiamo tutti gli stessi obiettivi, sarà impresa facile. Se invece ci dividono le finalità, noi abbiamo già scelto da che parte stare”.