Uncem Toscana, Giurlani lascia la presidenza

“Una partecipazione di Sindaci provenienti da tutta la Toscana oltre ogni aspettativa, che da pieno valore al grande lavoro svolto da Uncem in questi anni in quanto a progetti innovativi, supporto ai piccoli Comuni montani e rurali, e sviluppo di politiche per la montagna”. Così Oreste Giurlani presidente Uncem Toscana all’assemblea dell’associazione che si è tenuta stamani (13 giugno) all’uditorium del Consiglio Regionale della Toscana e che ha sancito l’integrazione con Anci sulla scia del modello nazionale. Giurlani, ex sindaco di Fabbriche di Vergemoli e oggi primo cittadino di Pescia, lascia l’incarico di presidente ma assume quello di vice all’Anci Toscana.
“La Toscana – ha aggiunto Giurlani – anche in questo caso diventa una regione modello perché mette insieme le forze e le competenze, per rappresentare e dare più voce alle esigenze dei Comuni piccoli, montani e rurali attraverso una rappresentanza unificata”. L’assemblea, approvando le modifiche statutarie, ha accolto le dimissioni di Giurlani da presidente Uncem, il quale diverrà vicepresidente Anci Toscana dietro nomina del presidente Anci Matteo Biffoni intervenuto oggi all’apertura dell’assemblea. A guidare l’Uncem sarà l’attuale vicepresidente vicario Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano.
Molta la partecipazione anche al dibattito, dove i sindaci, sottolineando l’ottimo lavoro svolto da Uncem e dal suo presidente in questi anni, hanno rimarcato l’esigenza che questo lavoro non vada disperso e che, anzi, diventi un elemento chiave di crescita alla luce dell’integrazione. Si è aperta così in Toscana una nuova fase di lavoro per lo sviluppo di politiche per la montagna in un’ottica di innovazione e rafforzamento delle istanze delle realtà montane che potranno contare su ancora più forze per le strategie di sviluppo socio-economico delle comunità locali. Giurlani ribadendo la necessità di questo percorso ha sottolineato la grande disponibilità dimostrata dallo stesso presidente di Anci nell’affrontare insieme il processo di integrazione. L’assemblea, infine, ha risposto alle continue provocazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia approvando con una sola astensione il bilancio dell’associazione.