A Barga tornano le insegne dei negozi, ma la protesta continua

14 giugno 2016 | 15:48
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A Barga tornano le insegne dei negozi, ma la protesta continua

“Non contestiamo la sanzione, ma il modo in cui è arrivata – dicono i commercianti dopo la riunione organizzata da confcommercio a seguito della sanzioni inviate dal comune per le insegne non autorizzate – è mancato totalmente il dialogo da parte dell’amministrazione comunale che, in ottica di una collaborazione con le attività del territorio, avrebbe dovuto fare un incontro preventivo per informare dei controlli effettuati dalla polizia municipale”.

Una riunione molto partecipata, con oltre 50 attività presenti rappresentative di tutto il territorio da Barga vecchia a Mologno fino ad una delegazione di Fornaci.
I commercianti hanno deciso di togliere i sacchi neri con cui avevano coperte le insegne, ma esporranno nelle proprie vetrine un cartello di protesta: “Avevamo messo i sacchi neri per protestare e non per evitare le multe come ha pensato qualcuno, infatti erano stati posizionati anche da aziende in regola. Per rispetto dei turisti e dei cittadini nostri clienti, abbiamo deciso di far tornare visibile le nostre insegne, ma vogliamo comunque che la gente sappia cosa è successo e possa così giudicare il comportamento del Comune. Siamo stati additati come evasori – continuano gli esercenti -, ma sono arrivati a fare sanzioni su qualcosa che mai prima era stato segnalato come irregolare. Per questo il Comune avrebbe dovuto informarci nell’ottica della collaborazione che giustamente ci deve essere tra categorie e amministrazione. Poteva, per esempio, essere dato un tempo entro cui mettersi in regola”. Qualcuno ha già pagato la sanzione per evitare cifre più alte, altri hanno già ricevuto la notifica di rimuovere l’insegna non autorizzata. “Tra le tantissime attività colpite ce ne sono anche di storiche, insomma meritavamo altro trattamento. Sicuramente nei prossimi giorni chiederemo al sindaco Bonini di riceverci per fargli capire il nostro disappunto e sperando di poter trovare un punto di accordo che possa venire incontro alle nostre attività”.