Fabbriche ricorda l’alluvione di Fornovolasco

16 giugno 2016 | 09:28
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Fabbriche ricorda l’alluvione di Fornovolasco

Domenica prossima (19 giugno) ricorre il ventennale della tragedia di Fornovolasco e Fabbriche di Vergemoli ricorderà quel disastro con un convegno e un concerto al sabato e un consiglio comunale la domenica. Esattamente venti anni prima, il 19 giugno 1996 un evento climatico di forte entità concentrò i devastanti effetti sulle aree comprese tra l’Alta Versilia e la Garfagnana. La pioggia iniziò a cadere fino dalle prime ore del mattino, raggiungendo l’apice nel primo pomeriggio: il pluviometro di Fornovolasco registrò lo spaventoso valore di 408 millimetri. Alle 14,45 circa il pluviometro cessò di funzionare, Fornovolasco era stato investito dall’onda in piena del torrente Turrite di Petrosciana.

Stessa drammatica sorte, con conseguenze ancor più devastanti, toccò a Cardoso di Stazzema, dilaniato dalla furia del torrente Vezza. Oltre alla furia distruttiva dell’acqua, il fenomeno fu reso ancor più devastante dalla colate detritiche e dai prodotti dell’erosione che si incanalarono nell’alveo dei torrenti. Tre milioni di metri cubi di materiale si abbatterono senza pietà sui 60 chilometri quadrati di area interessata dall’evento. Il torrente Turrite di Petrosciana finì la sua folle corsa nella diga di Trombacco, quasi vuota per manutenzione, salvando in questo modo il paese di Gallicano. Il paese di Fornovolasco fu devastato dalla furia degli eventi pagando anche un tributo di sangue: oltre alla distruzione dei due ponti, della piazza, ed al danneggiamento di alcune case, una signora perse la vita in questo inferno di acqua e detriti. Drammatici risultarono i numeri di questa tragedia tra Alta Versilia e Garfagnana: 15 morti, 3500 famiglie coinvolte, 4500 abitazioni danneggiate, 200 miliardi delle vecchie lire i danni stimati. La reazione degli abitanti e delle istituzioni fu immediata tanto che i paesi riuscirono in poco tempo a tornare alla vita. Gli efficaci interventi su questa emergenza hanno creato un vero e proprio modello da seguire, denominato modello Versilia. “Anche dopo aver ascoltato gli abitanti di Fornovolasco abbiamo deciso di celebrare in forma intima gli eventi in programma – dichiara il sindaco Michele Giannini – a testimonianza di una ferita che non si è ancora rimarginata. Quel terribile giorno tre milioni di metri cubi di materiale si abbatterono senza pietà su Fornovolasco e Cardoso di Stazzema provocando vittime e danni ingenti. Ho sempre nel cuore tutte le Associazioni, i Militari, i Volontari, le Istituzioni e chiunque abbia donato il proprio tempo in quei drammatici momenti, arrivando in un caso a sacrificare la vita. Come sindaco e come fornaio, non posso dimenticare tutto questo e ribadisco fortemente quello che affermai dieci anni fa – quando abbiamo avuto bisogno siamo stati aiutati – conclude Giannini – eravamo in ginocchio e in poco tempo siamo tornati alla vita: adesso aiuteremo chiunque abbia bisogno”.
Il programma. Si comincia sabato 18 alle 10,30 con il convegno Bomba d’acqua: 20 anni dopo l’alluvione che sconvolse l’Alta Versilia nella Sala Gonfalone, a Palazzo Panciatichi a Firenze. Sabato 18 alle 21 ci sarà invece il concerto del coro JoyFul Angels Lucca Gospel Choir alla Chiesa di S. Francesco d’Assisi a Fornovolasco. Domenica 19 alle 9 ci sarà il consiglio comunale congiunto dei Comuni della Versilia Storica e del Comune di Fabbriche di Vergemoli, in ricordo delle vittime dell’Alluvione del 1996 alle Scuderie Medicee di Seravezza. Domenica 19 alle 15 ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica Quando cade la montagna all’Ostello di Fornovolasco. Le Foto sono una gentile concessione di Tommaso Teora. Domenica 19 gli Uomini della neve daranno luce al ricordo dell’alluvione illuminando il Monte Forato con fiaccole e luci.