Migliano, la sala del Ciaf intitolata a Zucchi

15 luglio 2016 | 18:51
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Migliano, la sala del Ciaf intitolata a Zucchi

Sabato (9 luglio) si è tenuta a Migliano, a cura del Comune di Fosciandora con la compartecipazione dell’Unione Comuni Garfagnana, la cerimonia di intitolazione della sala del Ciaf al dottor Vladimiro Zucchi, medico ed erudito legato per tutto il corso della sua vita alla Garfagnana e tristemente scomparso a Pisa il 2 febbraio 2015. All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Moreno Lunardi e il presidente ad interim dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi, l’ex sindaco di Fosciandora Tiberio Torriani, il figlio Riccardo Zucchi e famiglia.

Una cerimonia molto sentita che ha voluto ricordare nel suo luogo più caro un personaggio di grandi qualità umane e professionali – medico, amministratore e uomo di cultura – che per tanti anni ha messo a disposizione della sua comunità. La giornata si è svolta con la presentazione della mostra biografica Vladimiro Zucchi: Un percorso di vita con immagini e documenti messi a disposizione dalla famiglia del dottor Zucchi e l’esibizione della Filarmonica Verdi di Castelnuovo di Garfagnana, la Filarmonica I ragazzi del Giglio di Fosciandora e il coro Voci del Serchio. Non sono mancati a cura dei partecipanti tanti aneddoti che fanno sorridere, citazioni, episodi che egli stesso amava raccontare, molti dei quali riferiti al periodo in cui era medico condotto a Fosciandora e a Castelnuovo, il periodo che ricordava più volentieri, quando il medico condotto si sentiva un po’ un eroe romantico, pronto anche all’impossibile.
La figura di Zucchi è stata di enorme spessore per la Garfagnana per la sua lunga attività di medico che ha svolto con competenza e dedizione, dimostrato doti di umanità e disponibilità. Grande uomo di cultura, ha pubblicato numerosi libri e a questo proposito la Collana Editoriale della Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana ha avuto modo di ospitare una sua pubblicazione sulla sanità in Garfagnana. In La sanità in Garfagnana prima e dopo, con capacità narrativa ed esperienza, ha ripercorso 50 anni di sanità nella Valle del Serchio. Attraverso aneddoti e riflessioni personali ha saputo descrivere la dura vita del medico condotto, che poteva contare quasi esclusivamente sul suo intuito, l’arrivo dei primi macchinari, fino alla costruzione del nuovo Ospedale Santa Croce e alla crescente specializzazione dei vari reparti. Ne è risultato un lungo racconto coinvolgente, in cui i valori e i vissuti professionali si intrecciano con gli aspetti storici, sociali e umani della Valle.
“L’iniziativa e il ricordo di questo grande personaggio deve anche essere un’occasione per riflettere insieme su quella che è l’identità e la memoria di una comunità – ha detto Andrea Tagliasacchi –. Quando si parla di Vladimiro Zucchi si parla infatti di una persona che, prima come medico e poi come poeta e scrittore, ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un punto di riferimento per tutta la Garfagnana”.