Cartiera Rocca, scatta un nuovo sciopero

26 luglio 2016 | 07:55
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Cartiera Rocca, scatta un nuovo sciopero

Proclamato un ulteriore pacchetto di ore di sciopero alla Cartiera Rocca Paper Mill di Piano della Rocca. Il primo dei quali si svolgerà con 8 ore di stop alla produzione con l’adesione di tutti i lavoratori già effettuato. I nuovi scioperi si aggiungono alle 40 ore di sciopero con fermo produttivo già messe in atto con pieno successo a partire dallo scorso mese di aprile.

“La decisione di proclamare ulteriori scioperi – spiegano Slc Cgil e Fistel Cisl – è in risposta non solo all’esito negativo dell’incontro tenutosi all’associazione degli industriali, nel quale l’azienda ha respinto le richieste dei lavoratori e si è limitata a fare un’apertura del tutto insufficiente e incerta, visto che poche ore dopo, attraverso un comunicato ai lavoratori ha fatto nuovamente un passo indietro, ma anche in risposta alle provocazioni che l’azienda mette in atto dimostrando un eccesso di nervosismo e un incapacità di gestire una fase conflittuale che la vede, a torto, opposta ai suoi dipendenti. Non è certo con il continuare nel mancato rispetto di norme del contratto nazionale di Lavoro e inadempienze su accordi aziendali vigenti, oppure con lettere di contestazione disciplinare, del tutto pretestuose, che l’azienda può pensare di intimidire e soprattutto fermare le giuste rivendicazioni dei lavoratori. Quelle si fermeranno solo quando l’azienda verrà ad un tavolo di trattative non per prendere in giro i lavoratori ma per discutere seriamente sulle questioni poste dagli stessi tramite le loro rappresentanze sindacali. Questioni poste nella piattaforma presentata da oltre un anno, per un nuovo modello di relazioni industriali – spiegano i sindacati -, per migliorare la sicurezza sul lavoro e per il ripristino di un premio economico legato a risultati. In sintesi per un accordo aziendale che i lavoratori prima dell’arrivo della nuova proprietà avevano e che nel distretto cartario lucchese è la norma in modo sempre più esteso e che ormai riguarda quasi la totalità delle aziende che vi operano”.