Fusione tra Castelnuovo e Pieve, Turriani dice no

27 luglio 2016 | 13:49
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Fusione tra Castelnuovo e Pieve, Turriani dice no

Argomento caldo quello della riduzione degli enti pubblici e della fusione dei comuni, anche in Garfagnana. Il “sasso” è stato lanciato dalla segreteria Pd di Castelnuovo: la fusione tra Castelnuovo e Pieve Fosciana. A raccoglierlo è il consigliere comunale della Lega Nord Mario Turriani che ha le idee ben chiare. “Ho atteso un po’ prima di rispondere all’uscita del Pd castelnuovese – dice -. Ho atteso perché pensavo che il diretto interessato, il sindaco di Pieve Fosciana, avrebbe fatto sentire ufficialmente la sua voce ed avrebbe respinto al mittente quella uscita. Invece devo registrare da parte del sindaco Angelini il silenzio assoluto, come se la prospettiva di ‘farsi portare via il comune’ o di ‘farselo fagocitare’ da Castelnuovo non ci riguardasse. Stare zitti su un articolo del genere può significare che il sindaco di Pieve Fosciana è disposto a veder cancellare dalla mappa dei comuni il comune di Pieve Fosciana. Il silenzio in casi del genere potrebbe essere anche una manifestazione di assenso ed un indizio di complicità”.

“Per quanto mi riguarda – aggiunge Turriani -, considero assolutamente improbabile l’ipotesi di far diventare il mio comune una frazione di quello di Castelnuovo. Le ragioni di questa mia posizione sono tante e vanno dalla storia per arrivare ai giorni nostri. Fosse ancora vivo, don Lorenzo Angelini, che con i suoi libri ha fatto conoscere la storia di Pieve Fosciana, provvederebbe sicuramente lui a ricordare che Pieve Fosciana nell’ambito della storia della valle del Serchio ha rivestito un’importanza di primo piano ed è stata uno dei centri attivi della diffusione del cristianesimo. Pieve Fosciana era nel Medioevo la capitale religiosa della Garfagnana e questo suo ruolo le assegnava una posizione di primato nell’ambito della regione. Da questa posizione di primato Pieve Fosciana è stata scalzata solo quando la Garfagnana è passata sotto gli estensi ferraresi e il suo posto è stato assunto da Castelnuovo che agiva da capitale del dominio estense”.
“Il sindaco Angelini – prosegue Turriani – dovrebbe sapere come in antichità Castelnuovo ha trattato Pieve Fosciana: basterebbe ricordarsi la storia della località il Muraccio, che si trova a nord di Pieve Fosciana. Il Muraccio, ricorda nel nome, il muro che fu fatto costruire dai castelnuovesi–estensi per impedire che chi scendeva dall’Alpe entrasse in Pieve Fosciana e ne facesse la tappa della sua sosta”.