La mamma di Vanessa: “Servono pene più dure”

3 agosto 2016 | 16:48
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La mamma di Vanessa: “Servono pene più dure”

“Sono delle belve feroci, oppure si presentano travestiti da agnelli: una cosa è certa, chi uccide così una donna merita soltanto di restare rinchiuso in cella per tutta la vita. Poi ciascuno affronterà la giustizia divina e a quella, no, non si può sfuggire in alcun modo”. Maria Grazia Forli, la coraggiosa madre di Vanessa Simonini, la giovane strangolata a 20 anni dall’amico che aveva respinto, è rimasta impressionata dalla drammatica morte di Vania Vannucchi, un’altra Vanessa, un’altra donna a cui è stata spezzata in modo così atroce la vita. “Le violenze purtroppo continuano – osserva – e sarà difficile spezzarle se non saranno introdotte le leggi adeguate che puniscano questi delinquenti davvero”.

La sua articolata proposta Maria Grazia l’ha portata anche in Parlamento, e ora rinnova il suo appello: “Fino a quando lo Stato non darà un segnare chiaro e preciso anche in questo senso contro la violenza sulle donne, ci saranno sempre uomini che rischieranno di farla franca. O di uscire di prigione dopo pochi anni. Ma intanto Vanessa non c’è più, Vania non c’è più. Chi ripaga queste morti così atroci?”.
La domanda cade nel vuoto, ma Maria Grazia, nonostante il lutto che la colpita e il dolore per un iter processuale che non è stato quello sperato, non si arrende: “Continuo a fare incontri e formazione nelle scuole e questo è un fatto importante. Ma per cambiare e modellare le sensibilità ci vorrà tempo. Nel frattempo le donne vengono picchiate, abusate o uccise. Quello che serve sono leggi dure e poi le donne non devono stare zitte. Non devono pensare di riuscire a gestire le violenze o le prevaricazioni da sole. Però torno a dire: molte sono sfiduciate, perché non si sentono garantite dalle denunce. Conosco donne che ne hanno fatte fino a cinque e non è servito a niente. Ma è necessario non chinare la testa, sperando anche di fare breccia nelle giovani coscienze che sono il nostro futuro”.