Aperta nel weekend la mostra di Umberto Vittorini a Barga

6 agosto 2016 | 09:18
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Aperta nel weekend la mostra di Umberto Vittorini a Barga

La Barga di Giovanni Pascoli nelle tele di Umberto Vittorini. Resta aperta anche nel fine settimana la mostra Umberto Vittorini nelle collezioni private. Tradizione e modernità nella pittura di un maestro del Novecento alla Fondazione Ricci Onlus di Barga (via Roma, 20), dedicata a uno dei maestri del Novecento le cui opere si trovano nei musei d’arte moderna di Roma e Milano, che dette forma e colore ai soggetti e ai luoghi che cantava Giovanni Pascoli.

Proprio i giorni in cui, a San Pellegrino in Alpe, si tengono le celebrazioni pascoliane, a Barga è visitabile la mostra che costituisce un tutt’uno con la poetica dell’allievo e amico di Carducci.
“Il nascere e il definirsi in Valle del Serchio tra gli ultimi anni dell’Ottocento e la vigilia delle prima guerra mondiale di una ricca cultura figurativa – spiega la curatrice della mostra e presidente della Fondazione Ricci, Cristiana Ricci – è riconducibile alla presenza a Castelvecchio di Giovanni Pascoli”. Figura carismatica e persuasiva, il poeta si trasferì in val di Serchio nel 1895 insieme alla sorella Maria, trovandovi il suo ‘paese dell’anima’, il paesaggio incantevole e solitario capace di ispirare la semplicità dei suoi canti. In diverse forme e intensità tutti gli artisti gravitanti nella zona ne furono influenzati: le suggestioni create dalla poesia del maestro e la serie dei collegamenti stabiliti dal romito di Castelvecchio con personalità della cultura e dell’arte italiana, favorirono il nascere, nel breve volgere di anni tra la fine dell’Ottocento e la vigilia della Prima guerra mondiale, di una raffinata cultura letteraria e artistica, in cui i nomi di Alberto Magri, Adolfo Balduini, Giovan Battista Santini, Bruno Cordati, Umberto Vittorini costituiscono un ideale Pantheon.
Le belle parole di Umberto Sereni tratteggiano bene lo spirito dell’epoca: “La gioventù del tempo fu pascoliana: adottò la poesia come strumento supremo della conoscenza; maturò uno stato d’animo nel quale fondevano gli sgomenti per il mistero eterno, i tormenti e gli interrogativi sul destino dell’uomo e del mondo, i lenitivi della poesia come arma che gli uomini hanno per conquistare l’eternità”.
Vittorini, che a Barga è nato, è poi cresciuto a Pisa, città di provenienza del padre dove ha studiato e lavorato. Ma ha poi scelto di riposare a Sommacolonia, il luogo dove aveva trascorso l’infanzia. E sono Barga e Pascoli a regalargli in senso del paesaggio e la poesia della natura che permea molta parte della sua opera.
L’esposizione, che ha il patrocinio del Comune di Barga e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, offre al visitatore la visita di circa 100 opere (fu pittore assai prolifico), ripercorrendo i luoghi di Vittorini da Barga a Pisa, passando da Milano e dalla Versilia. La mostra è visitabile a ingresso libero sabato e domenica con orario 10-12 e 16-19, martedì dalle 10 alle 12 e venerdì dalle 16 alle 19, fino a sabato 27 agosto.
Per informazioni: Fondazione Ricci Onlus, Via Roma, 20 – Barga; 0583/724357; fondricci@iol.it; www.fondazionericcionlus.it