Doppia dimissione a Borgo a Mozzano, Andare Oltre vuole vederci chiaro

8 settembre 2016 | 10:16
Share0
Doppia dimissione a Borgo a Mozzano, Andare Oltre vuole vederci chiaro

Due dimissioni negli uffici del Comune di Borgo a Mozzano, il gruppo di opposizione Andare Oltre vuole vederci chiaro.
“Negli ultimi due anni – dice una nota di Andare Oltre – all’interno del palazzo comunale di Borgo a Mozzano, sta accadendo una cosa piuttosto strana e alquanto insolita, nel totale silenzio dell’amministrazione. Ben due responsabili hanno dato le proprie irrevocabili dimissioni. Considerando l’importanza del ruolo e l’indennità prevista per coloro che rivestono questa posizione, la cosa ci sembra a dir poco inconsueta. Infatti non si era mai verificata in passato né a Borgo né in altri comuni, ma anzi si assiste al fenomeno opposto, cioè alla rincorsa all’ambita posizione”.

“Il primo è stato – dice Andare Oltre – l’ormai ex, responsabile del servizio 4, Uso e assetto del territorio e Suap, che rivestiva questo ruolo da molti anni, con professionalità, dedizione e straordinaria conoscenza del territorio. La seconda lettera di dimissioni invece, è partita dall’ufficio del Servizio 2, servizi alla persona, anche lei, dal 2007, ottimo e qualificato responsabile. Questi due eventi ravvicinati nell’arco di due anni, ci pongono di fronte a diversi dubbi sui rapporti che si sono instaurati fra i membri di questa amministrazione e i dipendenti e sul clima che c’è negli uffici del palazzo. E, da quanto ci risulta il fenomeno potrebbe non finire qua. Le dimissioni del responsabile del servizio alla persona, ci hanno meravigliato ancora di più perché, solo un anno fa il sindaco aveva chiesto un parere legale (pagandolo con 1100 euro  di soldi pubblici) sulla presunta incompatibilità della nomina a responsabile, in quanto fra i due, esiste un legame di parentela”.
“II segretario generale dell’ente – prosegue Andare Oltre – aveva suggerito infatti al sindaco, di affidare tale incarico, a persona diversa da quella che per anni ne aveva ricoperto il ruolo, in quanto sua sorella. L’avvocato contattato però non espresse una illegittimità sulla nomina. Quindi perché dopo solo un anno da tale operazione, la dottoressa decide di dimettersi dall’incarico? Se poi correliamo queste dimissioni con quelle del responsabile al Servizio 4, ne deduciamo che l’aria che si respira nel palazzo non sia idonea ad un lavoro sereno e producente ed il silenzio imbarazzante (e forse imbarazzato) del sindaco e del consigliere delegato al personale, ne è la prova”.