Borgo a Mozzano, via agli accertamenti contro evasione della Tares 2013

Prosegue la lotta all’evasione fiscale a Borgo a Mozzano: l’amministrazione comunale, infatti, continua con la riscossione degli insoluti della Tares risalente al 2013. Da tre anni, infatti, è il Comune l’ente preposto alla riscossione delle tasse e non più Sistema Ambiente. Nel maggio scorso sono stati 421 i solleciti inviati ai contribuenti insolventi, per una cifra complessiva di 205 mila euro. Con tale comunicazione, si invitavano i cittadini a pagare il dovuto entro 30 giorni.
Ai contribuenti che non hanno risposto al richiamo del sollecito, nel mese di agosto sono stati recapiti gli avvisi di accertamento con sanzioni e interessi, a cui, nel caso di un’ulteriore insolvenza, faranno seguito le ingiunzioni fiscali e, nei casi peggiori, l’azione esecutiva di pignoramento.
“L’evasione della Tares, oggi Tari – spiega il consigliere comunale con delega al bilancio, Alessandro Profetti –, ha raggiunto proporzioni inaccettabili. L’iniziativa del Comune è orientata, da un lato, a far pagare tutti; dall’altro, a consentire di pagare meno in futuro. Cercare di raggiungere gli insolventi, quindi, non si tratta di accanimento, ma di un preciso diritto dell’amministrazione di riscuotere le quote non pagate”.
Il procedimento di riscossione è stato messo in atto per il 2013, ma verrà attivato anche per il 2014 e per il 2015. L’evasione della tassa dei rifiuti deve essere prevenuta attraverso l’accantonamento di un fondo di svalutazione; fondo che dai 100 mila euro dello scorso anno è passato, nel 2016, a 195 mila euro. Per qualsiasi informazione è possibile consultare la pagina Facebook Ufficio Tributi BorgoaMozzano o recarsi all’ufficio il martedì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, il giovedì e il venerdì, dalle 9 alle 13.