Sociale e territorio, convegno a Gallicano

13 ottobre 2016 | 18:18
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Sociale e territorio, convegno a Gallicano

Il 21 e 22 ottobre nella sala Guazzelli di Gallicano saranno i sindaci di Fabbriche di Vergemoli e Gallicano ad ospitare e fare gli onori di casa all’ultimo convegno della quadrilogia Ritorno al territorio sul tema del Ritorno ai sistemi socioeconomici locali, promosso dalla società dei territorialisti (associazione scientifica multidisciplinare di diversi Atenei italiani e europei). Per due giorni personalità in vista del mondo sociale, culturale, tecnico, scientifico e politico dibatteranno, conosceranno e visiteranno le eccellenze socioeconomiche del comune di Fabbriche di Vergemoli e Gallicano, Fosdinovo e Casola in Lunigiana.

Venerdi 21 il dibattito sarà aperto alle 9,30 con il saluto del sindaco di Gallicano Saisi e chiuderà alle 18,30 con il sindaco Giannini che parlerà di integrazione dei migranti nelle nuove economie, case ad un euro, terre comunali ai giovani e mulino biologico. Interverranno anche Camilla Bianchi, Sindaca di Fosdinovo e Riccardo Ballerini, Sindaco di Casola in Lunigiana. Fabbriche di Vergemoli, Gallicano, Fosdinovo e Casola in Lunigiana sono i 4 comuni coinvolti nel progetto Ecomuseo delle Alpi Apuane, presente nei due giorni con il direttore  Fabio Baroni. Sabato 22 partenza dei dibattiti alle 9, che si protrarranno fino alle 16,30 dove si chiuderà la dei due giorni dedicata al Ritorno ai sistemi socioeconomici locali. Attesa anche la presenza del sindaco di Riace Domenico Lucano, messo al 40esimo posto nella classifica delle persone più influenti al mondo della rivista Fortune.
Dopo Milano nel 2013, Roma nel 2014 e Torino nel 2015, la Garfagnana ospiterà questo prestigioso convegno che si svolge sulle Alpi Apuane. Negli ultimi anni associazioni ambientaliste e culturali, mondo della cultura, dell’informazione e del sindacato hanno espresso le loro ipotesi di futuro socioeconomico avviando un modello fondato su una valorizzazione integrata delle risorse patrimoniali di eccellenza del territorio (agroforestali, idrogeomorfologiche, paesaggistiche, escursionistiche, artigianali, artistiche, culturali, insediative, energetiche, eccetera), reinterpretato come bene comune da una molteplicità di soggetti sociali attivi, imprenditori e , amministrazioni locali già operanti in questa prospettiva (Unioni di Comuni, Ecomuseo, Osservatorio del paesaggio, imprenditori, Associazioni, Università, Regione, eccetera). A partire da questo esempio concreto, presentato nella prima giornata, viene avviata nella seconda la discussione sulle proposte avanzate da SdT per il futuro dei sistemi socioeconomici locali.