Borgo, nuovo bando per l’assunzione di una bibliotecaria

“Per sostituire la bibliotecaria che non ha rinnovato il contratto ci accorderemo con la cooperativa che gestisce il servizio per una assunzione tramite bando a cui possano prendere parte tutti coloro che, titoli alla mano, abbiano la volontà di partecipare”. Sono queste le parole che utilizza il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti, per tornare sulla questione della biblioteca comunale Fratelli Pellegrini.
“In questo modo – prosegue – non solo manterremo in essere il principio che, in tempi di crisi, lavorare in di più anche se per meno ore è giusto ed etico, ma garantiremo al servizio la qualità necessaria. Non torno su quanto accaduto ed auguro a Veronica Baccetti le migliori cose per tutto quello che farà nella sua vita”. “Anche se siamo in tempi di crisi – prosegue il sindaco – ci sono persone che, per fortuna, di 400/500 euro al mese per un lavoro partime non hanno bisogno. Ne esistono però molte che farebbero carte false per avere un posto simile. A tutte queste persone dobbiamo rispetto, siamo quindi convinti che fare un bando aperto possa dare l’occasione di provarci a molti e conferire ad una posizione lavorativa il rispetto e la dignità che merita. Vorrei anche chiarire una volta per tutte la posizione delle due bibliotecarie della San Giovanni Leonardi. Una volta cessata la gestione da parte della stessa associazione della biblioteca comunale – prosegue Andreuccetti –, abbiamo proposto una convenzione specifica per la gestione della biblioteca di Diecimo, sostanzialmente identica alla precedente, ma l’associazione ha tergiversato per mesi senza firmarla; motivo per il quale ci troviamo oggi con la biblioteca ancora chiusa e le due bibliotecarie senza lavoro. Ora che la San Giovanni Leonardi ha rinnovato il consiglio siamo fiduciosi che in tempi ragionevoli si possa ripartire con una soluzione che consenta l’apertura della biblioteca e alle due bibliotecarie di tornare stabilmente al proprio posto”. “Sulle biblioteche si discute da quasi un anno e troppe volte a sproposito – conclude Andreuccetti – si è spesso superato i limiti del rispetto umano, prima ancora che istituzionale, ed è giusto e opportuno riportare la questione nella giusta dimensione. Chi ha vinto la gara pubblica gestirà la biblioteca per due anni più due, e una volta reintegrato il personale avremo tutte le facoltà per lavorare insieme ad una offerta sempre più di qualità per tutto il territorio”.