Centrale sulla Lima, Provincia e Comune dicono no

19 novembre 2016 | 12:50
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Centrale sulla Lima, Provincia e Comune dicono no

La Provincia di Lucca e il Comune di Bagni di Lucca dicono no all’impianto idroelettrico Green Factory sul torrente Lima. E lo fanno in modo ufficiale, attraverso una lettera scritta congiuntamente al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore all’ambiente Federica Fratoni, affinché l’ente regionale si sensibilizzi sulla questione e venga tenuta in opportuna considerazione la risorsa – naturalistica, ma anche turistica ed economica – che questo tratto di torrente rappresenta.

Il presidente della Provincia, Luca Menesini e il sindaco di Bagni di Lucca, Massimo Betti ricordano, infatti, alla Regione Toscana come, nel tratto del torrente in discussione, si svolgano tutto l’anno numerose attività sportive (kayak, rafting, eccetera). “Questa zona dell’Appennino Toscano – si legge nella lettera – è legata a una frequenza di visitatori e studiosi appassionati di ambiente, natura incontaminata, flora e fauna particolare e protetta che ancora si salvaguarda (ricordiamo l’area naturalistica dell’Orrido di Botri, le oasi del Balzo Nero, del Memoriante, le incisioni rupestri di Limano, eccetera). Tale situazione, che con un notevole impegno promozionale di vari anni sta richiamando finalmente una sana economia rispettosa degli ambienti naturali in una zona disagiata e depressa, è destinata a scomparire qualora si realizzasse il progetto in essere”.
La pratica, inizialmente di competenza della Provincia, a causa dei passaggi di competenze dovuti alla legge Delrio, è passata alla Regione: “L’iter autorizzativo – scrivono il presidente Menesini e il sindaco Betti – è aperto e più volte ci siamo rivolti ai tecnici della Regione, perché, successivamente a un’analisi congiunta Provincia e Comune, si è parso di ravvisare difformità tra il progetto presentato per la Via e il progetto che si intende realizzare”.
La Provincia ha proposto di annullare gli atti già realizzati per il principio dell’autotutela, ma la Regione ha risposto che, anche su questo tema, la competenza è regionale “e, comunque – sottolineano gli amministratori – siamo stati rimandati a una conferenza dei servizi che dovrà deliberare in materia. Nel trattempo – proseguono Menesini e Betti nella lettera – assistiamo però, con disagio, al rilascio da parte della Regione Toscana di atti prodromici alla realizzazione dell’impianto (vedi di recente la concessione per gli emungimenti), andando a creare un’aspettativa alla realizzazione finale. Tutto ciò in un quadro di sostenibilità dell’intervento che, secondo gli indici attuali previsti dall’Autorità di Bacino del fiume Serchio, non permetterebbe l’intervento richiesto, in quanto il torrente Lima risulta gravato da altre e numerose centrali idroelettriche, la vicinanza delle quali non consentirebbe la realizzazione dell’opera richiesta”.
L’auspicio degli amministratori locali, in conclusione, è che la Regione si faccia carico della questione e l’affronti in maniera responsabile.