Bagni, Unuci difende il premio Corsena: “Un modo per festeggiare la Liberazione”

30 aprile 2017 | 07:47
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Bagni, Unuci difende il premio Corsena: “Un modo per festeggiare la Liberazione”

In merito alle polemiche scatenate dal premio Corsena svoltosi a Bagni di Lucca lo scorso 25 aprile, interviene anche il presidente della sezione Unuci di Lucca, l’associazione degli ufficiali in congedo che ha organizzato la prima edizione di questo evento letterario di storia aeronautica.
“Quando ho appreso dalla stampa di questa polemica, la prima cosa che mi è venuta in mente è che coloro che hanno polemizzato in questi giorni non erano di certo presenti al nostro evento culturale”.

“Se questi polemisti – spiega il presidente Unuci – avessero avuto la bontà di partecipare e ascoltare cosa è stato detto durante la giornata al Circolo dei Forestieri, avrebbero certamente notato che tra i finalisti del nostro premio letterario vi era anche il volume Oases of freedom di Pierpaolo Ianni. Questo libro ricostruisce una pagina importante della Seconda guerra mondiale: la missione della Linea Gotica. Esamina gli eventi che la resero possibile e il contributo che a tale operazione diede il pilota dell’aeronautica militare Enzo Ianni, unitamente a uomini come il maggiore Vivian Robert Johnston, il maggiore Gordon Lett e il uaggiore Vincent Abrignani. Uomini di diversa nazionalità, ma uniti da un comune sentimento di libertà. In quel libro viene descritta la cooperazione tra Soe (Special Operation Executive) e forze partigiane nel territorio apuano che portò con successo alla realizzazione della missione per la consegna agli Alleati dei piani della Linea Gotica nel luglio 1944. Anche per questo sono fermamente convinto che il nostro evento sia stato un modo giusto di commemorare la Festa della Liberazione e a tutti quanti in questi giorni hanno polemizzato sul Premio Corsena senza neanche sapere di cosa stavano parlando, suggerisco vivamente di leggersi il libro finalista Oases of Freedom e magari la prossima volta risparmiarci una polemica così infondata”.