
Il conto economico previsionale 2017 e quello triennale 2017-2019 dell’Ente parco regionale delle Alpi Apuane chiudono in pareggio. Sì a maggioranza, in aula, con astensione del M5S e di Sì, alla proposta di delibera per l’approvazione dei documenti economici dell’Ente. Il preventivo 2017 registra un sostanziale mantenimento della stessa tipologia e livello di servizi. “L’ammontare complessivo del valore della produzione – come ha detto il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) – è in aumento rispetto all’anno precedente dell’8 per cento ed è pari a 1 milione 666 mila euro provenienti per la gran parte da contributi in conto esercizio della Regione toscana per 1 milione 120 mila euro. Sono aumentati, del 15 per cento, anche i ricavi provenienti da vendite e prestazioni che ammontano a 201 mila euro”. I Comuni partecipano con le stesse risorse dello scorso anno, in misura comunque diversa tra di loro secondo le quote stabilite dallo Statuto. Il totale è fissato a 226mila e 44 euro. Il Parco può inoltre fruire dell’importo straordinario di 86mila 978 euro derivante dalla Regione come compensazione e recupero di un mancato versamento di quote dovute dalla Provincia di Lucca.
I costi della produzione sono previsti in 1milione 593mila euro e si riducono di circa 100mila rispetto al bilancio di esercizio 2015. Il valore degli ammortamenti previsto per il 2017 ammonta a 113mila euro. Gli ammortamenti relativi ai beni durevoli acquisiti tramite contributi in conto capitale e inseriti nel processo produttivo, così come quelli derivanti dagli esercizi precedenti che entrano in uso nel 2017, sono stati oggetto di sterilizzazione tramite imputazione a ricavo per 26mila euro. Gli investimenti realizzati tramite utilizzo di autofinanziamento non sono stati oggetto di sterilizzazione.
Astensione dal M5S, espressa da Giacomo Giannarelli. “Sebbene in termini di bilancio ci sia un equilibrio – ha detto il consigliere regionale – qualitativamente, a fronte dei costi di produzione, quasi un milione di euro è riservato al costo del personale e paradossalmente ad oggi la pianta organica è sottodimensionata rispetto alle necessità di questo Ente, ci sono solo 4 unità che svolgono la funzione di guardia parco”.
Anche Tommaso Fattori (Sì) ha espresso astensione del suo gruppo. “Il bilancio è troppo scarno, ci sono poche risorse, il personale è ridotto al minimo. Tutto questo mette a rischio l’attività di tutela e di monitoraggio del territorio del parco che è teatro di attività estrattiva”.