Unicoop Tirreno, accordo su ammortizzatori e integrativo

10 maggio 2017 | 13:58
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Unicoop Tirreno, accordo su ammortizzatori e integrativo

È stato siglato nella notte un accordo tra le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Unicoop Tirreno che tutela i posti di lavoro e il salario dei dipendenti. Una vertenza difficile, iniziata a dicembre 2016, quando Unicoop Tirreno (più di 100 punti vendita tra Campania, Lazio, Toscana e Umbria e circa 4mila dipendenti) ha comunicato la chiusura di tredici unità produttive, la cessione di otto punti vendita – tra cui quelli di Barga, Bagni di Lucca e Pieve Fosciana – e la recessione del contratto integrativo, mettendo a rischio 600 posti di lavoro. L’accordo prevede la chiusura della procedura di mobilità con l’unico criterio della non opposizione al licenziamento; la garanzia di 36 mesi di ammortizzatori sociali e un intervento sull’accordo integrativo aziendale con misure economiche tutelative.

Sulla contrattazione integrativa, sono state rispettate la proporzionalità e l’equità dell’intervento a tutela dei lavoratori: chi aveva di più paga poco, chi meno pochissimo, chi non aveva nulla dall’integrativo recupera qualcosa. L’occupazione è tutta salvaguardata attraverso gli ammortizzatori sociali. Cinzia Bernardini, segretaria generale Filcams Cgil Toscana, è soddisfatta: “In Toscana lavorano i 2/3 del personale totale di Unicoop Tirreno, l’accordo è una soluzione sostenibile. Si tratta di un risultato positivo reso possibile grazie al sostegno dei lavoratori, dei delegati e dei funzionari nella complessa trattativa appena chiusa. Ora la parola passa ai lavoratori, l’accordo verrà illustrato nelle assemblee e votato con lo strumento del referendum”.