Rsu Kme, tre delegati per la Fiom

1 giugno 2017 | 08:57
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Rsu Kme, tre delegati per la Fiom

Elezioni per il rinnovo delle Rsu di Kme Italy e di Em Moulds di Fornaci di Barga: la Fiom con 187 voti (- 30 rispetto al 2014) ha ottenuto 3 delegati, la Uilm con 276 voti (+ 91) e 5 delegati, la Fim 14 voti (- 108) e 1 delegato. “I risultati – spiega Mauro Rossi, segretario provinciale  – sono abbastanza chiari. Nel 2014 (azienda ancora unica) la Fiom ottenne complessivamente 220 voti (41,7%) e 4 delegati, la Uilm185 voti ( 35,1%) e 3 delegati, la Fim 122 voti ( 23,2%) e 2 delegati. Quest’anno (2017) la Fiom con 187 voti (- 30) ha ottenuto 3 delegati, la Uilm con 276 voti (+ 91) e 5 delegati, la Fim 14 voti (- 108) e 1 delegato. La Fiom ha in sostanza tenuto i propri consensi, tenendo anche conto del numero minore di votanti (- 50), dovuto alla diminuzione del personale impiegato in azienda”.

“Anche le preferenze attribuite ai nostri candidati – prosegue Rossi – sono sostanzialmente in linea con quelle di tre anni fa. E’ evidente che la non presenza della lista Fim ha fortemente condizionato l’esito della votazione, i suoi voti si sono, in gran parte, direttamente riversati sulla lista Uilm. Si è trattato di un fatto abbastanza prevedibile vista la storia recente dei rapporti sindacali all’interno di Kme e nei confronti dell’Azienda. In linea con quanto è accaduto nel corso del referendum sull’accordo di ottobre 2016 sulla gestione del personale in esubero. Noi ci schierammo per il no ma venimmo sconfitti, la maggioranza dei lavoratori su indicazione degli altri sindacati, e sotto pressione da parte della Direzione aziendale, decise di accettare tale accordo. Notiamo un forte consolidamento, in una parte dei lavoratori di Kme, di una tendenza a fidarsi troppo acriticamente del punto di vista aziendale e al venir meno dell’autonomia di giudizio. Noi siamo convinti che si sia imboccata una strada sbagliata e continueremo a dirlo e a spiegarne le ragioni. Nessuno pensi che il voto di ieri abbia finalmente e definitivamente normalizzato la situazione. Le questioni che sono ancora aperte sono purtroppo tante e destinate ad accavallarsi nei prossimi mesi. Noi continueremo a volerle affrontare, insieme ai nostri delegati, con le nostre idee e dal nostro autonomo punto di vista”.