Rsu Kme, Uilm: “Fiom non offenda e accetti l’esito del voto”

“Il segretario della Fiom, Mauro Rossi, ha poca memoria nel definirci un sindacato ‘rinunciatario’: noi non ci siamo mai nascosti. Invece di accusare i lavoratori di avere paura dell’azienda, dovrebbe accettare l’esito del voto e chiedersi il perché la sua organizzazione abbia fallito”. E’ una replica secca e decisa quella di Giacomo Saisi, segretario Uilm area Nord Toscana, che arriva a stretto giro di boa dalla polemica post voto, sollevata dal collega della Fiom Cgil, a seguito del voto per le Rsu al’interno della Kme che ha visto la Uilm diventare il primo sindacato.
“Quando dovevamo prendere decisioni e assumerci responsabilità lo abbiamo sempre fatto – prosegue Saisi -. Vedi l’accordo del 13 ottobre 2016, oppure la decisione di istallare il forno Loma 1. Non ci siamo mai nascosti dietro finte firme tecniche o addirittura a fare il tifo affinché il forno Loma 1 non funzionasse. Mentre il giudizio che da sull’esito del voto, i lavoratori impauriti dall’azienda, è un’offesa verso i 276 dipendenti che hanno dato la preferenza ai nostri candidati. Non può sempre giustificare gli insuccessi della sua organizzazione accusando i lavoratori di avere paura”. Saisi consiglia al segretario della Fiom di fare “un’analisi più approfondita degli ultimi eventi e guardare più attentamente al suo interno e a chi negli ultimi tempi lo ha consigliato perché credo che siano lontani dalla realtà e non abbiano ben chiaro il clima che oggi c’è dentro lo stabilimento. Dovrebbe capire come mai al referendum di ottobre il 70% dei lavoratori sono andati contro la loro posizione di votare ‘No’ e nelle ultime elezioni per il rinnovo della Rsu il 58% dei lavoratori ha preferito la Uilm. È vero – conclude – mancava la Fim Cisl ma chi si riconosce in quell’organizzazione è stato libero di scegliere da che parte stare e ha deciso di dare la propria preferenza alla nostra organizzazione. A volte bisognerebbe saper accettare il giudizio espresso dai lavoratori”.