Giornale di Coreglia, Amadei e la giunta: “Sostegno alla redazione, ci sarà un consigliere delegato ad hoc”

La sospensione delle pubblicazioni da parte del Giornale di Coreglia ha destato molto interesse e polemiche al riguardo. A prendere posizione sull’argomento sono il sindaco di Coreglia, Valerio Amadei e la giunta comunale.
“La giunta comunale non può e non intende sottrarsi – dicono Amadei e la giunta – al dibattito scaturito in questi ultimi mesi in merito al proseguo del notiziario comunale ed alle relative modalità di gestione. Si è scritto molto in proposito e talvolta anche a sproposito. Questa pausa di riflessione è stato un momento di approfondimento, certamente non di disinteresse. Un passaggio necessario dal quale chiaramente è emerso come vi sia stata da parte del Comune, una non appropriata gestione della comunicazione, così da far passare come negativo, un messaggio che non voleva stravolgere ma anzi supportare l’asset generale dell’ufficio stampa comunale. Affermare che il Giornale di Coreglia è patrimonio di questa comunità, non è e non può essere prerogativa di questa o quella associazione, di un comitato piuttosto di un altro. L’amministrazione comunale nell’istituirlo e sostenerlo da ben 14 anni, può benissimo essere, anzi deve essere considerata fiduciaria e garante della sua conservazione e preservazione nel tempo”.
“Queste considerazioni doverose e non scontate – prosegue Amadei – vogliono recidere alla radice ogni equivoca interpretazione circa la volontà di mantenere in essere la testata giornalistica, la sua conduzione, la sua periodica pubblicazione. La ricerca di una maggiore visibilità esterna dell’operato dell’amministrazione comunale, di una più incisiva azione promozionale, di marketing e fruizione delle potenzialità turistiche, culturali enogastronomiche del territorio, può aprire nuovi spazi di comunicazione in tempo reale in modo da veicolare messaggi e contenuti ad un target elevatissimo di utenti. A tal proposito sarà conferita una apposita delega ad un consigliere comunale. Una comunicazione informatizzata, questo era il concetto di 2.0 sul quale si è equivocato molto, che eventualmente può andare ad integrare l’attività de Il Giornale così come da tutti conosciuta ed apprezzata. E’ intorno a questo concetto di comunicazione che sono nati spiacevoli equivoci e fraintendimenti la cui reale portata, vogliamo con questa presa di posizione chiarire una volta per tutte”.
“La campagna a sostegno del giornale – prosegue – in molti casi ha avuto un comune denominatore: l’invito alla riflessione, al ripensamento, all’ascolto. Crediamo di non esserci sottratti a queste richieste tanto quelle fatte pervenire da molti cittadini con una petizione, che quelle giunte dal mondo culturale, associazionistico e religioso. Lo abbiamo fatto con discrezione ed attenzione, questo sì, evitando di raccogliere critiche gratuite e pesanti considerazioni. Di ciò abbiamo serenamente discusso con la redazione tutta, a cui va la nostra incondizionata fiducia, ed alla quale abbiamo chiesto di riprendere quanto prima la pubblicazione, stampa e spedizione della rivista. Abbiamo anche convenuto di attivare una cabina di regia, coordinata dal consigliere all’uopo delegato, affinché vengano valutate tutte le iniziative, anche esterne, che possano dare maggiore visibilità ed efficacia alla nostra comunicazione e quindi attrarre energie a beneficio del nostro territorio. Abbiamo, valutato, ponderato, ascoltato e deciso. In buona sostanza abbiamo amministrato in autonomia e serenità, in assoluto rispetto di chi ci ha dato fiducia”.