Barga, ordinanza vieta gli sprechi di acqua

Prosegue l’allarme siccità nella Valle del Serchio: dopo Coreglia, anche il Comune di Barga lancia l’ordinanza contro lo spreco dell’acqua.
L’ordinanza stabilisce che è vietato utilizzare l’acqua potabile delle fontane e dell’acquedotto ad eccezione di scopi alimentari, dei servizi igienici e degli altri impieghi ordinari domestici. Il provvedimento proibisce anche di applicare tubi di gomma o altro alle bocche delle fontane allo scopo di convogliare l’acqua. È inoltre vietato utilizzare l’acqua dell’acquedotto per scopi irrigui connessi con attività produttiva o per annaffiare orti, giardini e impianti sportivi. Ci sono anche altri divieti, tra cui quello di usare l’acqua dell’acquedotto per riempire piscine private ad eccezione di quelle pubbliche o private destinate ad un’utenza pubblica, ad esempio quelle inserite in strutture alberghiere, agrituristiche o ricettive. È comunque necessario concordare modalità e tempi di riempimento con Gaia spa, gestore del servizio idrico integrato.
A chi non rispetta queste disposizioni Gaia addebiterà 250 euro nel caso di usi impropri, 500 euro per prelievi abusivi e 350 euro in caso di manomissione dell’impianto del gestore, fino alla disattivazione dell’erogazione, senza obbligo di preavviso.