Fabbriche di Vergemoli, raffica di lavori sui canali

Più sicuri i fiumi a Fabbriche di Vergemoli, al via lavori per oltre 1.600.000 euro. Sono stati appaltati e partiranno in questo mese cinque cantieri per la messa in sicurezza di altrettanti fiumi nel territorio di Fabbriche di Vergemoli. Una vera pioggia di soldi a difesa dell’acqua e dell’incolumità pubblica. Gli interventi riguardano la sistemazione idraulica del fosso del Taccina, delle Nocette e della Meta per 174mila euro nella Frazione di San Pellegrinetto, del Rio Silvano a monte della Frazione di Vallico di Sotto per 258mila euro, del Fosso della Meta per 267mila euro, la realizzazione di una briglia “debriis flow” sui torrenti Finocchini, Cuccagna e Fornacetta nella Frazione di Gragliana per 488mila euro ed il progetto per la sistemazione idraulica in alveo del torrente Turrite nel capoluogo per oltre 254mila euro. Un sesto cantiere a ripristino ed a messa in sicurezza del Solco del Diavolo in corrispondenza della viabilità per località Colandi per 220mila euro partirà invece nel 2018.
“Felicità per tutti questi interventi – dichiara il sindaco Giannini – ma sopratutto per quelli che mettono maggiormente in sicurezza gli abitati come a Fabbriche di Vallico, a Gragliana ed a Vallico di Sotto dove si trova un lungo tratto di fiume tombato interdetto proprio con ordinanza due anni fa circa”.
Dopo anni di attesa viene effettuato l’intervento proprio nel centro abitato di Fabbriche di Vallico sulla Turrite di Gallicano, già oggetto di una pesantissima alluvione che allagò l’intero centro abitato. Grazie ad un progetto presentato dall’amministrazione comunale, prima sulla difesa del suolo e poi richiesto al Consorzio di Bonifica, è stato vinto il bando del Psr.
“Siamo estremamente lieti – afferma il sindaco Giannini – perché finalmente grazie alla sinergia tra più enti, in questo caso tra il Consorzio di Bonifica e il Comune, si riesce a sanare una situazione che destava molta preoccupazione da decenni e proprio nel cento abitato nel capoluogo. L’intervento previsto – specifica Giannini – prevede da un lato una scogliera a protezione di un movimento franoso proprio a ridosso del fiume e dall’altro una scogliera per abbattere o comunque ridurre la velocità di erosione delle sponde. Un intervento importante vinto da Terra Uomini e Ambiente, in partenza proprio nel mese di ottobre. Non è il mese migliore – conclude Giannini – ne siamo tutti consapevoli ma è importante già avviare un minimo intervento per rendere più sicuro il fiume in questa annualità. Un ringraziamento alla struttura del Consorzio di Bonifica che ha portato avanti l’istruttoria e sicuramente felicità per questa opera che viene posta in essere”.