Kme, il comitato ribadisce il no al pirogassificatore

Un secco e chiaro no ad ogni ipotesi di produzione di energia da rifiuti in Valle del Serchio. E’ quello ribadito durante l’assemblea del Movimento La Libellula che mercoledì scorso (20 dicembre) si è svolta in sala Guazzelli a Gallicano dove circa cento persone si sono ritrovate “per riflettere insieme sulle azioni da intraprendere per contrastare il pirogassificatore che i vertici di Kme hanno dichiarato di voler avviare nello stabilimento di Fornaci di Barga – si legge in una nota -. Si trattava di una riunione organizzativa che, nonostante non sia stata pubblicizzata, ha visto una partecipazione decisamente ampia”.
L’assemblea è stata convocata dai fondatori del gruppo La Libellula i quali, in apertura di serata, hanno illustrato che cosa hanno fatto fino ad ora e hanno esposto alcune proposte da attuarsi nell’immediato, prima fra tutte la realizzazione di un incontro pubblico in Valle, che si terrà in gennaio, con esperti qualificatissimi sulle ragioni del no alla produzione di energia da rifiuti e sulle possibili alternative. “Tale incontro – spiega il comitato – si spera possa rispondere alla richiesta pervenuta da più parti di informare più estesamente la popolazione, in gran parte ancora inconsapevole delle ricadute che l’impianto in questione comporterebbe per tutti, nell’immediato e in futuro. Molti intervenuti hanno preso la parola per esprimere tutta la preoccupazione per la situazione e per formulare ulteriori proposte di iniziative da prendere nell’immediato. Erano presenti esponenti della pagina facebook No al pirogassificatore di Fornaci che hanno anch’essi esposto il loro operato e rispetto ai quali il gruppo de La libellula ha espresso comunione di intenti e condivisione di obiettivi. Molte le nuove adesioni a La Libellula, molte le offerte di collaborazione, molte le idee emerse per portare avanti tutte le azioni di contrasto all’inceneritore che saranno opportune e necessarie. Durante la serata è stato più volte ribadito che la realizzazione di questo impianto sarebbe un passo indietro – spiega il comitato -, rischierebbe di costituire una forte fonte di preoccupazione sotto il profilo ambientale e sanitario. E’ stato sottolineato che questo impianto rischierebbe di mettere in discussione molti posti di lavoro in settori legati alla bellezza e alla qualità paesaggistica, ambientale, agricola e turistica della nostra Valle. Sono stati molti gli interventi in sala che hanno ribadito come questa proposta coinvolga tutta la Valle del Serchio, con la sua popolazione di sessantamila abitanti distribuiti in un territorio di pregio che va dal Passo dei Carpinelli fino a Lucca: è emersa dunque la necessità di una mobilitazione che vada ben oltre il territorio di Fornaci, delle sue famiglie e dei suoi operai. E’ stato infine ribadito con decisione come il problema occupazionale sia fondamentale ma anche come non sia accettabile porre la questione in termini di ricatto occupazionale. E’ stato detto che è necessario lavorare per garantire salute e lavoro per tutti, anche perché lavorazioni eventualmente nocive sarebbero dannose in primo luogo per gli operai che le eseguirebbero: non è accettabile che venga chiesto alla Valle di scegliere fra salute e lavoro. Tutti coloro che hanno aderito a La libellula si ritroveranno a breve per organizzare assieme le prossime azioni ma chiara e unanime è stata la posizione dell’assemblea: contraria ad ogni ipotesi di combustione dei rifiuti a scopi energetici in Valle del Serchio e alla realizzazione di un impianto di pirogassificazione a Fornaci”.