Seggio Scesta, Comune: “Edificio è inagibile”

“Il gruppo di opposizione in consiglio comunale di Bagni di Lucca Progetto Rinascimento ha presentato un’interpellanza sulla costituzione del nuovo seggio di Palleggio sul quale sono stati accorpati i seggi di Vico Pancellorum e Giardinetto fino alle scorse consultazioni elettorali tutti ubicati all’interno dell’edificio scolastico di Scesta. All’interpellanza risponderemo in consiglio comunale nei tempi e modi stabiliti dal regolamento”: Così la maggioranza che guida il Comune di Bagni di Lucca risponde alla questione sollevata dall’opposizione guidata dall’ex sindaco Betti.
“Poiché tale interpellanza è stata pubblicata al momento su alcuni giornali on line – prosegue – corre l’obbligo di fornire alcune precisazioni per ricondurre nei giusti binari la vicenda al fine di evitare di generare confusione e disinformazione tra la cittadinanza. La giunta comunale con deliberazione 119 del 21 settembre 2017 ha stabilito di riunire in un unico seggio i tre presenti nell’edificio in questione, decisione presa in conseguenza della ordinanza di inagibilità della scuola di Scesta che impediva lo svolgimento di consultazioni in tale edificio stante quanto stabilito in ordinanza ovvero “la totale inagibilità per i locali dell’edificio inibendone l’utilizzo sino al perdurare delle condizioni rilevate. Divieto di utilizzo dei locali a chiunque” quindi evidentemente anche per consultazioni elettorali. Fare interpellanze e pubblicare comunicati senza comparare i vari atti che hanno originato il provvedimento e leggerli nella giusta interpretazione vuol dire dare disinformazione solo per gettare discredito a chi amministra, considerando anche che l’interpellanza viene da un gruppo che ha amministrato per cinque anni e quindi si presume che conosca la natura ed il linguaggio degli atti amministrativi”.
“Per quanto riguarda gli altri rilievi . concludono dal Comune – si precisa che di fronte alla presenza di tre seggi in unico edificio l’accorpamento era più che doveroso stante anche l’esiguità degli elettori iscritti e la necessità di ubicare il nuovo seggio in un edificio privato in attesa della ricostruzione del plesso scolastico di Scesta, senza contare l’obbligatorietà per la pubblica amministrazione di razionalizzare la spesa pubblica che, anche se non sempre a carico del bilancio comunale, è comunque pagata dalle tasse dei cittadini. Quanto all’aver tolto l’identità per alcune zone del Comune sono ormai oltre 10 anni che i seggi in questione sono stati tolti dai paesi di Giardinetto e Vico ed i relativi elettori costretti a spostarsi sul seggio di Scesta. Per quanto riguarda l’aver tolto un piccolo reddito a giovani disoccupati; intanto un seggio rimane, e la politica di indicare tra gli scrutatori giovani disoccupati fa parte del nostro programma amministrativo, che stiamo portato avanti anche in soluzioni più durevoli di quelle legate ai soli due giorni delle consultazioni”.