Calomini, 50mila euro per rifare piazza della Befana

28 giugno 2018 | 10:22
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Calomini, 50mila euro per rifare piazza della Befana

Proseguono gli investimenti del comune di Fabbriche di Vergemoli grazie alle risorse della fusione. A Calomini, piccola frazione del comune di Fabbriche di Vergemoli, arriva la Befana anche se il mese è quello di giugno. Verrà infatti rifatta la piazza della Befana di Calomini, sita nella parte alta dell’abitato. L’investimento è di oltre 50mila euro ed i lavori permetteranno di avere un recupero totale della piazza. Le risorse sono state trovate interamente nel bilancio comunale grazie ai contributi economici derivati dalla fusione dei comuni. Calomini è molto legato alla figura folcloristica della Befana, la vecchia signora che distribuisce doni ai bambini che si sono comportati bene. Figura quella della Befana molto radicata nelle tradizioni italiane, ponte ideale tra gli ancestrali riti pagani e la relativamente più moderna Epifania.

“Quando si parlava di fusione dei comuni di Fabbriche di Vallico e Vergemoli proponemmo alcuni interventi. Mano a mano che passa il tempo li stiamo portando a termine come è gusto e doveroso che sia – specifica il sindaco Michele Giannini -. In questo caso utilizziamo i soldi della fusione, 50 mila euro di bilancio, per riqualificare una piazza migliorandone l’accessibilità e terminando così i lavori dell’intera riqualifìcazione del borgo di Calomini. In questo piccolo ma attraente borgo estremamente legato all’Epifania del Signore ed alla figura folclorica della Befana, abbiamo voluto dare ancora più risalto a questa tradizione – continua Giannini -. La riqualificazione del borgo di Calomini comprende, oltre a piazza della Befana (lavori che inizieranno a settembre), i lavori di piastronato, della fognatura, dell’acquedotto e di piccoli interventi di riqualificazione della piazza all’inizio del paese. Riqualificare le frazioni, intervenire in maniera così forte, è per noi motivo di orgoglio e volontà. Fusione non è sinonimo di abbandono delle le frazioni ma vuol dire investirci di più ed in maniera migliore – conclude Michele Giannini -. Non si può pensare di investire soltanto nei capoluoghi lasciando le frazioni incustodite. Con i fatti e non con le parole stiamo dimostrando che questo era vero”.