Libellula: “Pirogassificatore, Kme interessata solo a utili”

18 agosto 2018 | 08:07
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Libellula: “Pirogassificatore, Kme interessata solo a utili”

Resta alta la tensione sul pirogassificatore Kme dopo il consiglio comunale del 6 agosto scorso. E’ il movimento la Libellula a prendere ancora la parola per replicare alla reazione dell’azienda. “In una nota furibonda, l’azienda definisce l’evento una sceneggiata – ricorda il comitato -, durante la quale il Sindaco avrebbe recitato un copione già predisposto in partenza e di andare addirittura contro l’interesse di cittadini e lavoratori; il tutto condito da una serie di insulti gratuiti (No Vax, No Tav, No Tutto) che fanno ben capire, se mai ce ne fosse stato bisogno, di che pasta sono fatti i signori di Kme, che si arrogano pure il diritto di stabilire quale sia o meno l’interesse dei cittadini; l’unico interesse che a noi pare leso è quello di lorsignori, che vedrebbero sfumare quegli 11 milioni di euro di introiti dal business dei rifiuti candidamente ammessi dall’ad Pinassi stesso”.

“Altra colpa del sindaco sarebbe quella di chiedere alternative quando queste sarebbero già state illustrate durante la presentazione: ben 12 afferma l’azienda, tra cui notiamo l’utilizzo del geotermico, nota fonte energetica presente in Media Valle, lo spostamento della produzione in Germania con chiusura del sito (no comment), l’autoproduzione con turbogas, usata da molte cartiere della zona ma misteriosamente non utilizzabile da Kme, altre fonti rinnovabili anche queste non ritenute economicamente convenienti (che però potrebbero tranquillamente colmare il divario di costo ormai minimo se non inesistente con la Germania, anche ammettendo che non potessero coprire l’intero fabbisogno dello stabilimento) e infine le varie forme di incenerimento di rifiuti, con la scelta andata su quella del pulper di cartiera, chissà perché”.
“Insomma il pirogassificatore di pulper di cartiera unico futuro possibile per Kme – sostiene la Libellula -: pazienza se è una soluzione mai adottata da nessuna altra azienda metallurgica nel mondo, nonché fortemente problematica anche dal punto di vista tecnico; questa è l’unica via per lorsignori e chi non ne è convinto è un no vax. A dar manforte alla visione di Kme sono spuntati ultimamente alcuni personaggi dal mondo dei social; uno di questi, che si fa chiamare Capitan Futuro, agita il report Arpat sulla qualità dell’aria in Toscana del 2017 come prova che sia a livello regionale che di media-valle i dati sono ottimi, la nostra valle non sarebbe affatto inquinata, l’aria circola liberamente con venti impetuosi che disperdono gli inquinanti e le morti per malattie respiratorie sarebbero dovute quasi esclusivamente al fumo di sigaretta: insomma dal fumano come turchi si dovrebbe passare al fumano come Garfagnini”.
Secondo il movimento i dati dicono però qualcosa di diverso: “Ma se uno lo va a leggere questo report cosa dice? Se leggiamo ad esempio la sezione dedicata al particolato pm10, riporta ’la qualità dell’aria in Toscana non rispetta complessivamente le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità’ in quanto viene sforato nella maggior parte delle stazioni di rilevamento il limite consigliato di 20 microgrammi/metro cubo; e fra queste è inclusa anche quella di Fornoli, l’unica presente in zona; situazione simile sull’ancora più temibile PM2.5 dove leggiamo che i valori medi di PM 2.5 registrati nel 2017 sono tutti superiori al valore guida dell’Oms, tranne per due stazioni una a Grosseto e una a Livorno; non c’è che dire veramente un report rassicurante. Bisognerebbe poi ricordare al nostro supereroe come sia per la campagna di rilevamento del 2010-11 che del 2015-16 fatte a Fornaci con centralina mobile, i dati sul pm10 risultavano quasi sempre molto superiori a quelli rilevati a Fornoli, che non sono quindi indicativi della reale qualità dell’aria di Fornaci, risultata sempre significativamente peggiore; questi report di Arpat sono facilmente reperibili anche sul nostro sito e chiunque li può leggere; così come dovrebbe essere noto che il Comune di Barga, insieme a praticamente tutti i comuni della Media Valle e Garfagnana, risulta classificato come territorio a bassa diffusività degli inquinanti atmosferici dallo studio commissionato al Lamma nel 2000 dalla Regione Toscana, proprio per le note caratteristiche orografiche e di inversione termica/scarsa ventilazione, che non ci risulta siano cambiate nel frattempo. Per quanto riguarda poi le temerarie affermazioni sulle cause dei maggiori tassi di mortalità in Valle del Serchio per malattie respiratorie, secondo le quali saremmo dei fumatori incalliti rispetto agli altri cittadini toscani, non pensiamo meritino alcun commento se non la distesa di un velo pietoso; rimandiamo comunque allo studio di Biggeri (http://cd.biostatistica.net/) che mostra come i tassi di mortalità siano superiori a quelli medi regionali non solo per le malattie respiratorie ma anche per altre come quelle cardiocircolatorie e alcuni tipi di tumori; studio che ricordiamo è in corso di aggiornamento e i cui risultati usciranno con ogni probabilità in ottobre. In conclusione, siamo certi che i cittadini della media valle e garfagnana sapranno certamente giudicare loro stessi quali siano i loro interessi o meno e soprattutto scegliersi delle fonti autorevoli per farsi un’opinione: il futuro è di tutti e non abbiamo bisogno di alcun Capitano che ci indichi la via maestra”.