Nuovo stadio, ritardi a Ghivizzano. Comune si tutela

7 gennaio 2019 | 16:50
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Nuovo stadio, ritardi a Ghivizzano. Comune si tutela

Ancora una battuta d’arresto per il nuovo stadio di Ghivizzano. Dopo ben 5 richieste di proroga a causa di ritardi dovuti a criticità varie, quella che dovrebbe diventare la nuova casa del Ghiviborgo è ancora lontana dall’essere una realtà. L’associazione temporanea di imprese che avrebbe dovuto ultimare l’opera infatti, da mesi è ferma. In particolare, manca ancora all’appello delle opere realizzate la copertura della tribuna. Le ditte, da par loro, hanno segnalato una serie di danni subiti e di mancati riconoscimenti economici per lavori realizzati. Tutte richieste prive di fondamento secondo l’amministrazione comunale che stavolta però è decisa ad andare infondo alla faccenda incaricando un team di avvocati visto “l’atteggiamento litigioso e poco collaborativo” delle aziende. L’intero importo dei lavori per la riqualificazione di quella che sarebbe dovuta diventare la nuova casa del Ghiviborgo era stato inizialmente quantificato in circa 1 milione e 800mila euro, di cui 1 milione e 200mila messi a disposizione dalla Regione. Fondi che però adesso rischiano di saltare visto il mancato rispetto della data di consegna dell’impianto, prevista per il 31 dicembre scorso. 

La via crucis dello stadio di Ghivizzano era iniziata nell’ottobre del 2015, quando l’amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli approvò il progetto preliminare per la realizzazione dei lavori. Dopo poco più di un anno iniziarono i primi problemi: il responsabile del settore si trovò infatti costretto a risolvere il contratto instaurato con la ditta vincitrice dell’appalto, la I.Tec Srl con sede a Ville dal Conte (in provincia di Padova) per gravi ritardi ed inadempienze. I lavori furono quindi affidati, nel 2017, ad un raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle ditte Vando Battaglia Costruzioni Srl, Tiziano Pandolfo Srl e Baldassari impianti elettrici Srl. 
I problemi però non erano finiti: nel maggio del 2017, durante l’esecuzione dei lavori, emerse che l’area su cui avrebbe dovuto sorgere il nuovo stadio era attraversata da un metanodotto. Questo, oltre a comportare ulteriori ritardi nell’avanzamento dei lavori, significò anche un aumento del costo complessivo di poco meno di 70mila euro. Approvata la variante ai lavori, alle ditte venne concessa una proroga di 90 giorni per la conclusione dei lavori. 
Si arriva così all’ottobre dello scorso anno, quando il direttore dei lavori segnalò varie “criticità e ritardi”, in particolare relativamente alle strutture di copertura delle tribune, sollecitando le ditte a provvedere. Le ditte, per tutta risposta, hanno evidenziato una serie di danni subiti e di mancati riconoscimenti economici. Stante l’inerzia delle ditte e avvicinandosi la data in cui i lavori avrebbero dovuto consludersi, l’amministrazione ha quindi diffidato l’associazione temporanea di imprese nella prosecuzione dei lavori. Dall’altra parte, le aziende hanno ribadito la necessità di una riconoscimento di danni e di una serie di lavori non compensati che le avrebbero messe nella “impossibilità di proseguire i lavori in assenza di una perizia di variante”. 
Si arriva all’ultimo capitolo della vicenda: negli ultimi giorni del 2018 infatti l’amministrazione comunale ha incaricato gli avvocati Giuseppe Toscano e Alessandro Bertani, del foro di Pisa, di seguire da vicino la vicenda, non solo perché i tempi previsti per la conclusione dei lavori sono ormai abbondantemente scaduti, e questo potrebbe portare al rischio di perdere i fondi regionali, ma anche per cautelarsi nel caso in cui le stesse ditte volessero adire le vie legali per richiedere un risarcimento danni. 
La vicenda dunque sembra ben lontana dalla sua conclusione e il Ghiviborgo l’anno prossimo rischia di giocare in serie C senza una casa.