Fondazione Pascoli, due borse di studio in memoria di Guelfo Marcucci

5 febbraio 2019 | 10:57
Share0
Fondazione Pascoli, due borse di studio in memoria di Guelfo Marcucci

Alice Cencetti e Francesco Giancane hanno ricevuto i contributi alla ricerca alla memoria di Guelfo Marcucci, promossi dalla Fondazione Giovanni Pascoli di Barga, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa. La presentazione ufficiale si terrà lunedì prossimo (11 febbraio) alle 11 proprio alla casa museo di Castelvecchio. Si tratta di assegni di ricerca per approfondimenti sugli aspetti storici e letterari della figura di Giovanni Pascoli.

Il primo, assegnato ad Alice Cencetti, riguarda il ‘trattamento’ che l’immagine di Pascoli ha subito nella scuola italiana, partendo dagli anni in cui il poeta era ancora vivo e quindi nell’Italia liberale, attraverso il ventennio fascista, fino ad arrivare all’immediato secondo dopoguerra. Il secondo assegno, attribuito a Francesco Giancane, ha come oggetto il carteggio tra Giovanni Pascoli e Michele Barbi, il più importante filologo della letteratura italiana della prima metà del Novecento. Le carriere universitarie dei due, incrociatesi a Messina, ebbero esiti differenti: Pascoli ottenne la prestigiosa cattedra bolognese di letteratura italiana che era stata di Carducci; Barbi l’istituto (poi facoltà) di Magistero dell’università di Firenze, punto di riferimento di tanti cantieri filologici del suo tempo. Questo progetto di ricerca si inserisce in un più ampio quadro delle attività della Fondazione che intende approfondire la figura di Pascoli in un’ottica nuova e rivisitare la sorprendente attualità della sua opera. In tale ottica si è avviato un percorso di collaborazione con la ‘rete’ delle città dove il poeta visse e insegnò: San Mauro Pascoli, Urbino, Bologna, Massa, Livorno, Pisa, Messina e soprattutto Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, ove Pascoli ebbe il primo incarico di insegnamento, presso il locale liceo, nel 1882. La Fondazione è infatti nata nel 1998 con lo scopo di tutelare e valorizzare il grande patrimonio culturale di Giovanni Pascoli, inteso sia sotto l’aspetto biografico-poetico, sia per quanto riguarda i beni materiali lasciati alla comunità letteraria: la Casa Museo e i suoi arredi, la biblioteca e il prezioso archivio dei carteggi e manoscritti, ad oggi interamente digitalizzato e fruibile online su progetto della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana, un caso unico nel panorama nazionale.