Borgo, ok dal Cipe ai fondi per il Ponte del Diavolo

16 marzo 2019 | 09:46
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Borgo, ok dal Cipe ai fondi per il Ponte del Diavolo

Arrivano i finanziamenti per il restauro di due simboli della Valle del Serchio. Il Ponte del Diavolo tornerà al suo antico splendore. Il Cipe ha definitivamente assegnato nero su bianco i fondi per il restauro del Ponte del Diavolo (340.000 euro). A questa notizia si aggiungono i fondi per il Bargiglio (150.000).

Ne ha dato notizia il sindaco Patrizio Andreuccetti: “Quanto stabilito con una delibera del 22 dicembre 2017 diverrà a breve oggetto di una convenzione tra sovraintendenza e comune; sarà quindi quest’ultimo ad appaltare i lavori per il completo restauro del Ponte e il terzo, definitivo, lotto di consolidamento dell’Occhio di Lucca. Resta comunque alla sovraintendenza il ruolo di supervisione e controllo sulla natura degli interventi. Dopo aver effettuato il restauro dei primi due archi, grazie ai soldi raccolti con art bonus, abbiamo oggi nero su bianco la certezza di poter restituire il massimo splendore al nostro monumento per eccellenza e, al contempo, di veder completato, con l’intervento sul Bargiglio, il recupero di uno dei luoghi più frequentati della Valle negli ultimi anni. E’ in corso la sottoscrizione di una convenzione con la sovraintendenza, che ringrazio per la disponibilità e la competenza, che ci permetterà in estate di realizzare concretamente gli interventi”.
Gli interventi. Il Ponte del Diavolo, monumento-simbolo della Valle del Serchio e dell’intera provincia di Lucca, vedrà così completato il proprio restauro, ancor più necessario dopo i fatti alluvionali del mese scorso. Il progetto prevede interventi di riqualificazione della struttura e dei paramenti murari. Dopo un’analisi dettagliata delle patologie presenti e di come queste si sono sviluppate e propagate negli anni in assenza di interventi di manutenzione, le azioni da prevedere sono suddivisibili in due categorie: opere impellenti di manutenzione (che dovrebbe essere poi ordinaria) e opere straordinarie che richiederanno di procedere per gradi e inizialmente su piccole porzioni in modo da effettuare analisi dirette e poter stabilire le modalità ottimali di intervento. Tra le prime si collocano gli interventi da effettuare sul paramento murario per la rimozione delle piante presenti, erbacce e muschi. Successivamente, saranno realizzati interventi volti al restauro e alla conservazione vera e propria della struttura nelle varie parti. Tra questi, la rimozione delle malte e porzioni incongruenti e la sostituzione con materiali idonei, il ripristino di parti mancanti, la stuccatura, la pulizia delle pietre e rimozione di macchie e croste, dopo averle opportunamente campionate e dopo aver valutato le cause della loro formazione. Le problematiche riscontrate sul Ponte del Diavolo sono: perdita di elementi, quali pietre, che verrà risolta attraverso l’integrazione mimetica delle porzioni mancanti; presenza di vegetazione (da trattare attraverso l’applicazione del biocida, l’essiccazione, la rimozione e la stuccatura e/o ripristino lacune); presenza di una patina biologica; disgregazione con distacco di minime parti delle pareti che creano una situazione estesa di degrado su entrambi i lati del monumento; presenza di macchie, croste e di fenomeni di erosione, esfoliazione e fessurazione delle pietre; infine, parti in ferro arrugginite, che richiederanno la pulitura degli elementi, lavaggio con acqua e applicazione della protezione finale.
Sul Bargiglio invece, l’intervento è per una terza, ed ultima, fase di consolidamento, che restituirà alla storia e alla cultura del nostro territorio, anche in chiave turistica, uno dei luoghi di maggior pregio.