Kme, la giunta di Barga ribadisce no a pirogassificatore

26 marzo 2019 | 12:06
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Kme, la giunta di Barga ribadisce no a pirogassificatore

Totale contrarietà alla costruzione dell’impianto e richiesta agli enti preposti e all’azienda di trovare una soluzione alternativa che sia capace di coniugare sviluppo produttivo, tenuta occupazionale e rigorosa tutela dell’ambiente. Il Comune di Barga alza le barricate e ribadisce ancora una volta il proprio no al progetto di Kme di realizzare un pirogassificatore nel proprio stabilimento di Fornaci di Barga. Stavolta però l’amministrazione Bonini lo fa con un atto formale: il Comune infatti era stato invitato dalla Regione a fornire il proprio parere tecnico per quanto riguarda gli aspetti di sua competenza, un passaggio indispensabile per il rilascio del provvedimetno autorizzatorio unico regionale. Il Comune con una delibera di giunta ha però rispedito la richiesta al mittente, evidenziando carenze nella documentazione presentata dall’azienda. Al tempo stesso, l’amministrazione ha richiesto l’apertura di un nuovo tavolo per l’individuazione di soluzioni alternative.

Nel fornire le motivazioni per cui non è stato fornito il parere del Comune, la delibera ripercorre gli ultimi passaggi formali di questi mesi. Nel novembre scorso – si legge nella delibera – Kme ha presentato alla Direzione ambiente ed energia della Regione Toscana la richiesta di avvio del procedimento per il rilascio delle autorizzazioni necessario per la costruzione del pirogassificatore. In questo senso, i vari enti competenti per materia, tra cui il Comune di Barga, sono stati invitati dalla Regione a verificare la completezza della documentazione prodotta. Barga ha richiesto documentazione integrativa e chiarimenti in relazione agli aspetti di sua competenza rilevando che il documento relativo alla variante urbanistica era “assolutamente non esaustivo, privo della documentazione prevista dalla legge regionale 65 del 2014 compresi i riferimenti normativi del procedimento che il proponente intendeva avviare”.
Il 4 dicembre dello scorso anno la Regione ha quindi chiesto a Kme di integrare la documentazione entro il termine perentorio di 30 giorni. A seguito dell’integrazione – si legge ancora nell’atto approvato dal comune di Barga – la Regione ha ritenuto adeguata la documentazione fornita ed ha quindi chiesto di nuovo a tutti gli enti interessati di fornire il parere o il contributo tecnico relativamente agli aspetti di competenza.
Nello specifico, per quanto riguarda il Comune di Barga, oltre ad un parere generale sugli aspetti relativi alla compatibilità ambientale del progetto in esame, la Regione ha chiesto un parere anche sulla variante urbanistica, sul permesso a costruire e sull’autorizzazione paesaggistica.
Secondo il Comune però, tuttora la documentazione risulterebbe incompleta: “Dalla verifica della documentazione integrativa prodotta – si legge nella delibera – appare evidente e in taluni casi esplicitato anche dal proponente, l’incompletezza formale della documentazione a cui si accompagna una carenza sostanziale rilevata dall’ufficio: si evidenzia quindi che le integrazioni depositate non hanno dato risposta a quanto a suo tempo richiesto”.
Nello specifico, secondo il Comune, le carenze riguarderebbero l’aspetto urbanistico, aspetti edilizi, aspetti ambientali e paesaggistici, aspetti relativi alla compatibilità ambientale.
Il documento termina con una frase molto significativa: “La carenza della documentazione pertanto rende il contributo di questo ente sostanzialmente inesprimibile nella sua integrità. Tuttavia, l’ufficio da un esame di quanto presentato rileva contrasti sotto gli aspetti di competenza elencati”.