Vittime mafia, a Gallicano l’evento in ricordo di Giuliano Guazzelli

Non c’è futuro senza memoria. Questo il titolo dell’evento che si terrà domani (4 aprile) a Gallicano nella sala in via Eremo 15 grazie alla collaborazione dei ragazzi dell’Istituto comprensivo per ricordare Giuliano Guazzelli, il carabiniere che nel 1992 fu assassinato dalla mafia.
Un evento speciale organizzato dal Comune di Gallicano e dalle associazioni Libera e Tutti per uno al quale prenderanno parte anche Riccardo Guazzelli, figlio del maresciallo ucciso e la scrittrice calabrese Merilia Ciconte, il sindaco David Saisi, il questore Maurizio Delle Mura e rappresentanti dell’arma dei carabinieri. A condurre l’evento Alessandra Maggio e Eva Edili.
Così il responsabile dell’ufficio cultura, Giulio Baldacci: “Anche quest’anno la nostra amministrazione comunale rinnoverà l’impegno per una politica della legalità e della giustizia sociale ricordando il concittadino maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli ucciso il 4 aprile 1992, in un agguato mafioso in Sicilia. Come ogni anno questo Comune ne commemora la scomparsa con una serie di iniziative volte non solo a mantenere viva la memoria ma anche a sottolineare e a rendere il giusto merito ai successi ottenuti dallo Stato. Il nostro impegno è rivolto alla sensibilizzazione dell’intera cittadinanza ed in particolare delle nuove generazioni cercando sempre di essere propositivi nella partecipazione alla lotta alla mafia. Nella convinzione che “non c’è futuro senza memoria”, quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere le scuole del circondario, affidando agli studenti il compito di narrare 4 storie di giovani vittime della mafia. Rita Atria, Graziella Campagna, Anna Cambria e Giuseppe Sottile, Antonino Agostino, Ida Castelluccio e la loro bimba mai nata sono persone che, per motivi diversi, hanno perso la vita per mano mafiosa ma di cui si è parlato poco o si è persa la memoria. Persone che, per il loro sacrificio, meritano di essere ricordate e, come nel caso del maresciallo Guazzelli, portate ad esempio per sostenere l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata. Le narrazioni saranno intervallate da brani musicali eseguiti dal vivo dai ragazzi dell’associazione culturale Tutti per Uno”.