Ok al protocollo per la valorizzazione del museo di S.Pellegrino

30 luglio 2019 | 11:13
Share0
Ok al protocollo per la valorizzazione del museo di S.Pellegrino

Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, nella seduta di ieri (29 luglio) ha approvato il protocollo d’intesa per la gestione e la valorizzazione della collezione etnografica, resa fruibile al museo etnografico provinciale Don Pellegrini, nei locali dell’antico ospedale a San Pellegrino in Alpe, di proprietà della parrocchia dei santi Pellegrino e Bianco.

Il ruolo strategico del museo – sia per la posizione geografica quale via di collegamento tra le Province di Modena e di Lucca sia per l’importante patrimonio storico culturale della raccolta, di primario rilievo nell’ambito provinciale, regionale e nazionale – ha portato alla stipula di un accordo che vede coinvolti numerosi soggetti istituzionali per la partecipazione alla gestione e valorizzazione del museo etnografico stesso: il Comune di Castiglione di Garfagnana, il Comune di Frassinoro, l’Unione Comuni Garfagnana, l’ente parchi Emilia Centrale, il Parco nazionale dell’Appennino toscoemiliano, la Provincia di Lucca e la parrocchia dei Santi Pellegrino e Bianco di San Pellegrino in Alpe.
L’Unione Comuni Garfagnana, nella sua missione di promozione e valorizzazione dell’identità territoriale e culturale, da sempre sostiene o partecipa a collaborazioni atte alla conservazione e fruizione a vari livelli ciò che del nostro territorio rischia di scomparire e lo realizza principalmente attraverso l’attività ultradecennale della Banca dell’identità e della memoria anche trovando collaborazioni virtuose sul territorio.
Con una variazione di bilancio ha destinato 10mila euro per il rilancio del progetto riconoscendone l’alto valore culturale e sociale per tutta la Garfagnana.
Il presidente facente funzioni dell’Unione Andrea Tagliasacchi esprime la propria soddisfazione per la sinergia raggiunta dai soggetti coinvolti ed, in particolare, per lo sforzo dell’Unione a sostenere l’iniziativa, per il rilancio del progetto in uno dei luoghi simbolo della Garfagnana e dell’Appennino tosco emiliano sia in termini culturali che di ritorno economico/turistico che la riapertura del museo potrà catalizzare.