Centralina di Cevoli, il comitato Salviamo la Lima: “L’amministrazione non getti la spugna”

19 ottobre 2020 | 13:30
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Centralina di Cevoli, il comitato Salviamo la Lima: “L’amministrazione non getti la spugna”

Il commento dopo l’annuncio dell’ufficializzazione della contrarietà all’opera da parte dell’amministrazione comunale

Anche il comitato Salviamo la Lima interviene per ribadire la propria contrarietà alla realizzazione di una centralina per la produzione di energia elettrica in località Cevoli alla luce delle ultimi dichiarazioni del sindaco di Bagni di Lucca. Il Comune ha infatti recentemente rimarcato il fermo ‘no’ alla realizzazione dell’opera, annunciandone la formalizzazione in un documento condiviso da tutti i rappresentanti politici all’interno del prossimo consiglio comunale.

“Apprezziamo con piacere che l’amministrazione tutta e al contempo speriamo pure che tutte le forze politiche si oppongano al progetto, ma risulta chiaro anche un altro piccolissimo particolare – commenta il comitato Salviamo la Lima – Difatti, se si tratterà di una mera opposizione politica senza basi giuridiche l’approvazione della suddetta decisione consiliare servirà a ben poco. Così, speriamo che l’amministrazione comunale abbia buone carte per la partita che andremo a giocare. Per ora ha dimostrato che certamente non ha una grande passione per la partecipazione della cittadinanza”.

“Nell’ultima riunione fatta in consiglio comunale avevamo chiesto alla amministrazione una unica cosa: che ci informassero con un adeguato preavviso della nuova conferenza di servizi e del termine per presentare pareri. Impegno che è profuso dall’amministrazione con voce certa e risoluta, ma portato via dal vento – ha concluso il comitato – Infatti, siamo venuti a sapere oggi e per puro caso che il termine per presentare pareri scade il 26 ottobre prossimo. Fatto che ovviamente ci rende molto più difficoltoso intervenire nella procedura amministrativa. Non solo, se questo termine fosse stato reso pubblico avrebbe permesso ad altri interessati di intervenire. Così speriamo che la centralina non venga costruita ma non vorremmo che alla fine della storia assisteremo all’innalzamento della centralina con alla sua sommità l’amministrazione che si costerna, indigna, s’impegna e poi getta la spugna con gran dignità”.