Unione dei Comuni, salta il Consiglio su bilancio: “Maggioranza in fuga”

2 giugno 2021 | 09:06
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Unione dei Comuni, salta il Consiglio su bilancio: “Maggioranza in fuga”

Manca il numero legale. L’opposizione: “Comportamento irrispettoso da parte di presidente e giunta”

E’ polmica all’interno dell’Unione dei Comuni della Valle del Serchio dopo che il consiglio di giovedì scorso (27 maggio) è saltato per mancanza del numero legale. All’ordine del giorno c’era l’approvazione del bilancio e ora i consiglieri di minoranza passano all’attacco.

“Il presidente Marco Remaschi abbandona, di corsa, l’Unione dei Comuni Mediavalle del Serchio, unitamente ad altri sindaci presenti. Tutti i componenti della maggioranza, tranne uno, non si presentano in Consiglio – sostengono Francesco Feniello, Claudio Gemignani, Yamila Bertieri e Pietro Tosi -, senza giustificazioni, facendo saltare la seduta consiliare regolarmente convocata dal presidente. Insieme a Remaschi, l’intera giunta (Michelini, Campani, Andreuccetti e Bonfanti) ha disertato la seduta consiliare facendo saltare l’approvazione del bilancio consuntivo e gli altri punti all’ordine del giorno. Nessuno si è preoccupato di informare i consiglieri di minoranza presenti nella sala consiliare”.

“Una vera e propria fuga – sostengono dall’opposizione – per evitare di affrontare il giudizio o qualche commento delle minoranze. Una vera e propria ritirata da un nemico che non c’è. Tali azioni, nell’ambiente militare, sarebbero state classificate come vero atto di codardia. Per fortuna non siamo in ambiente militare ed il nemico non esiste. In politica, l’abbandono del Consiglio senza nemmeno presentarsi, dopo averlo convocato, è una vera e propria mancanza di garbo istituzionale – una scorrettezza da evitare o quantomeno da alleviare mediante avviso ai presenti, mancanza di rispetto verso l’intero Consiglio e soprattutto nei confronti dei presenti. Ebbene tutto questo è avvenuto per una dimenticanza dell’ufficio, cosa che può succedere. Nulla di male perché il consiglio doveva e poteva essere fatto saltando eventualmente il punto ritenuto carente di procedura legittimante. No. Hanno preferito far saltare tutto. La questione per la minoranza era finita, chiusa, sepolta, anche se con amarezza di fronte a tali comportamenti”

“Invece, proprio a fine mese, la questione si riaccende a causa di una lettera a firma del presidente Marco Remaschi che, accusa gli uffici di mancanza grave e si riserva di valutare con la Giunta dell’Unione eventuali azioni da intraprendere per evitare il ripetersi di tali errori. Nulla dice in merito al comportamento politico tenuto nella circostanza. Ebbene noi consiglieri di minoranza, presenti in Consiglio, quel giorno , per dovere Istituzionale, non ci stiamo. Chiediamo: dov’è l’illegittimità citata dal presidente? Nella dimenticanza degli uffici o nella fuga del presidente e di alcuni membri della maggioranza senza giustificare nella sede istituzionale (cioè in consiglio) il rinvio del punto? Per noi vonsiglieri di minoranza la questione, se pur delicata, era finita quel giorno (27.05.2021). Chi non lavora non sbaglia. La giustificazione e l’accettazione dell’avvenuto errore, da parte dei portatori d’interesse, sta nel fatto di saper valutare se l’errore stesso è avvenuto per dolo o per colpa (semplice dimenticanza). Noi avevamo fatta nostra la seconda  ipotesi (semplice dimenticanza) ed accettato le scuse da parte del segretario. Le scuse da parte del presidente e della maggioranza non sono mai arrivate. Ora, dopo una lettera del genere il cui contenuto è irricevibile ed inaccettabile, si riapre la questione. Arrivederci al prossimo consiglio”.