Ercolini: “Il pirogassificatore? Escluso dai finanziamenti Ue per la ripresa”

18 luglio 2021 | 12:34
Share0
Ercolini: “Il pirogassificatore? Escluso dai finanziamenti Ue per la ripresa”

Il presidente di Rifiuti Zero contro Confindustria: “E’ la prova che l’incerimento non rientra nell’economia circolare”

“Mentre mezza Europa è sotto una tragica coltre di fango a causa delle bibliche inondazioni avvenute in Germania, Belgio e Olanda con il triste corollario di morte e distruzione (per cui esprimiamo vicinanza alle comunità colpite) qui in Italia si continua a far finta che la questione ambientale non ci riguardi”. A sottolinearlo è Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste che critica Confindustria in merito alla posizione sul pirogassificatore Kme.

“Così non passa giorno che non si invochino i miliardi del Recovery Fund – che dovrebbero andare in gran parte alla conversione transizione ecologica – spiega – per opere che non solo non c’entrano niente con i necessari risanamenti ambientali ma che se disgraziatamente dovessero essere fatte porterebbero ad un ulteriore giro di vite contro l’ambiente. Bretelle e bretelline, ponti sullo stretto, inceneritori a go-go, cementifici che bruciano rifiuti, fonderie di rame che vorrebbero riconvertirsi a bruciare i rifiuti delle cartiere nel segno di una falsificazione evidente e disinvoltamente unilaterale della economia circolare. È il caso di Confindustria Toscana che di fronte alla bocciatura del pirogassificatore di Kme di Fornaci di Barga all’unisono con quella azienda continua a ripetere che quell’impianto si farà perchè innovativo e promotore di economia circolare. Ognuno è libero di sparare le cannate che vuole ma un’associazione qualificata come stakeholder non può ignorare, per esempio che proprio il 2 luglio scorso la Commissione Europea ha detto per iscritto che l’incenerimento dei rifiuti non può rientrare nei finanziamenti dei piani di ripresa e resilienza perchè apporta un danno significativo alla applicazione proprio dell’Economia Circolare. Il buon senso imporrebbe ad associazioni di rilievo di informarsi prima di parlare. Evidentemente sono nelle mani di dirigenti capaci solo di comandare anzichè di confrontarsi pazientemente. Non ci piacciono atteggiamenti da padroni del piante, figuriamoci se sono questi i tempi dei padroni del vapore”.