Sallusti e il caso Palamara protagonisti al teatro di Verzura

11 agosto 2021 | 19:57
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Sallusti e il caso Palamara protagonisti al teatro di Verzura

Il neodirettore di Libero: “Il paese amministrato per almeno cinque legislature da una piramide di potere stratificato”

Una serata di metà agosto all’insegna della verità non solo giudiziaria ma anche politica e culturale, quella che si è svolta ieri (10 agosto) al Teatro di Verzura, che ha ospitato il giornalista Alessandro Sallusti dal 17 maggio scorso direttore della testata Libero, intervenuto in merito al libro Il Sistema. Potere, politica, affari storia segreta della magistratura italiana edito da Rizzoli e scritto a quattro mani con l’ex magistrato Luca Palamara.

L’incontro, intelligentemente mediato dal sindaco Patrizio Andreuccetti, è stato coadiuvato da Gina Truglio responsabile della libreria Ubik di Lucca alla quale è stato affidato il compito di introdurre la serata:  “Alessandro Sallusti è riuscito nell’ardua impresa di raccontare un sistema, una modalità, tristemente declinabile in tutti gli ambiti della vita”. “Un’idea – spiega Sallusti – quella di scrivere questo libro, nata l’estate scorsa, non appena è scoppiato il caso Palamara, persona che non conoscevo personalmente, fatta eccezione per la frequentazione dei medesimi salotti televisivi seppur sempre seduti a lati politicamente opposti”.

Da questo incontro nasce, non senza ripensamenti di sorta, un’inchiesta che mette in luce il fatto inconfutabile secondo cui “il paese è stato amministrato oltre che dai legittimi governi (poco) e dal Parlamento (male), da una piramide di potere stratificato in tre parti: la magistratura, una e l’altra fazione politica, ed infine dall’informazione: questa dinamica si è tramutata in un vero e proprio sistema che è riuscito nell’intento di condizionare le sorti di ben cinque legislature”.

Il segreto del successo editoriale di questo libro (sono oltre trecentomila le copie vendute) risiede nel fatto che si tratti di una storia comprensibile, resa accessibile all’opinione pubblica ben oltre il perimetro degli addetti ai lavori, mettendo in luce il tema – come ben suggerisce Andreuccetti – della credibilità del ruolo del magistrato che a seguito del processo (anche massmediatico) di Mani Pulite – si è trasformato da mero burocrate a personaggio mediatico – dando adito a quello che il direttore di Libero definisce “il cancro della spettacolarizzazione” del sistema giudiziario da allora calatosi in un’atmosfera distopica di orwelliana memoria.

“Sarebbe importante – chiosa a fine serata Sallusti – che la vicenda attorno al caso Palamara, trovasse nuovi spazi per poter essere raccontata. In questa direzione trovo interessante il lavoro che sta facendo l’attore Edoardo Sylos Labini, che il 19 agosto prossimo sarà alla Versiliana con uno spettacolo teatrale tratto da questo libro”.