Rinnovata a Castiglione la tradizione della Festa del Regalo

Il piccolo Diego Domini, in una cerimonia ristretta, ha offerto doni all’altare di Maria Santissima del Rosario
Si è rinnovata anche oggi, prima domenica di gennaio, la tradizione della Festa del Regalo a Castiglione Garfagnana. Un evento in forma ristretta, a causa del dilagare dei contagi per il coronavirus, davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo.
Alle 10,20 si è tenuto il ritrovo in comune, alle 11,15 la messa al termine della quale il bambino scelto per quest’anno, Diego Domini ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni, con il sindaco Daniele Gaspari in testa, per lo scambio di auguri e il Cilindomine.
La storia
Con decreto del 20 gennaio 1631 si deliberò di perpetuare nei secoli l’offerta a Gesù Bambino e alla Vergine nella chiesa di San Michele, di oro, incenso e mirra, come ringraziamento della scampata pestilenza (si presume di colera) che aveva colpito tutta la Garfagnana lasciando immune Castiglione. La Festa del Regalo si ripete da allora ogni prima domenica dell’anno. Nella versione non ristretta un solenne corteo, preceduto dal sindaco e da un bambino d’età non superiore ai sette anni (un tempo doveva essere nato all’interno della cerchia muraria), parte dalla piazza per raggiungere la chiesa. Qui, durante la Messa, il bambino offre i doni (l’offerta dei doni deve essere presentata solo da mani pure) all’altare di Maria Santissima del Rosario. Il sacerdote ringrazia ricordando al popolo il miracolo ottenuto con il voto. Al termine della celebrazione religiosa il corteo ritorna nella piazza seguito come prima dalla Banda Musicale del paese che unisce la sua musica al suono delle campane in segno di giubilo.