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Piccolo borgo medievale di 16 case si trasforma in albergo diffuso: il progetto cerca soci

21 febbraio 2022 | 15:30
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Piccolo borgo medievale di 16 case si trasforma in albergo diffuso: il progetto cerca soci

Un gruppo internazionale si è riunito per acquistare e rivitalizzare il borgo di Batoni, nel comune di Pescaglia

A lungo il tempo si è come fermato nella frazione di Batoni, nel comune di Pescaglia a nord-ovest di Lucca. Da quando gli ultimi abitanti si sono allontanati dal piccolo villaggio, per cercare fortuna in città, il borgo è rimasto sostanzialmente vuoto. Il nome del villaggio risale al legionario romano Bato. La maggior parte dei 16 edifici del paese risalgono al tardo Medioevo e al Rinascimento. Dopo secoli di agricoltura e viticoltura, l’insieme è rimasto disabitato a partire dagli anni Sessanta.

In seguito, una coppia di viareggini amanti dell’arte ha acquistato le case sfitte, pezzo dopo pezzo, e ha restaurato laboriosamente e con grande attenzione ai dettagli la villa del paese, villa Barsotti. Nonostante gli sforzi, non è stato possibile per loro realizzare il progetto di conversione del villaggio in albergo diffuso.

Adesso, però, un gruppo internazionale di artisti, architetti e imprenditori vorrebbe far rivivere borgo Batone secondo le visioni della coppia di amanti dell’arte. La particolarità è che il villaggio verrà acquistato come una proprietà comunitaria. Questo significa che i costi di acquisizione, ristrutturazione e gestione, e quindi anche le opportunità e i rischi dell’investimento, saranno condivisi sulle spalle di un gruppo di circa 100 persone: tutti futuri soci proprietari del villaggio.

borgo batone

Il borgo sarà utilizzato come rifugio e pausa dalla vita quotidiana, come luogo di incontro con amici e familiari, per celebrazioni artistiche e culturali. “Ogni volta che si soggiorna nel borgo ci si imbatte in facce familiari, ma anche in nuove. Potete passare le serate a socializzare al lungo tavolo della villa o appartarvi tra le vostre quattro mura. La comunità è un’opzione, non un obbligo”, sottolinea Narcisa Fluturel, artista e membro fondatore della Comunità Albergo Diffuso Borgo Batone Srl. Insieme a suo marito e a una coppia di amici (lei storica, lui architetto), è venuta a conoscenza del villaggio nell’estate scorsa e, come lei stessa riferisce, se ne è “innamorata immediatamente”.

“Sapevamo che avremmo voluto fare qualcosa in questo luogo speciale, ma ci mancavano i mezzi finanziari per metterlo in atto”.
Patric F.C. Meier, architetto e urbanista di Monaco, ha avuto allora l’idea geniale: “Abbiamo bisogno di persone che si uniscano alla nostra visione. Insieme potremmo avere la possibilità di comprare il villaggio e farlo rivivere”.

Detto fatto. Tornati in Germania, hanno entusiasmato la loro cerchia di amici. Nel frattempo hanno trovato più di 30 soci con i quali hanno firmato il contratto d‘acquisto e hanno versato alla fine del 2021 l‘acconto per l’acquisto del villaggio. Ispirati dal concetto dell’albergo diffuso, ora vorrebbero far rivivere il villaggio sotto il nome di Borgo Batone.

Ciò che li unisce, oltre al loro amore per la natura e per l’architettura semplice del luogo, è la convinzione che sia meglio essere comproprietari di un intero villaggio, piuttosto che dover sopportare l’onere finanziario e la responsabilità derivante dal possesso di un immobile per le vacanze di proprietà. Il gruppo ha ora quattro mesi per trovare altri sottoscrittori per pagare il resto del prezzo di acquisto, secondo l’accordo con i precedenti proprietari, che si dichiarano estramente positivi riguardo ai piani per il villaggio.

Massimo Fiorito, che ha assunto la direzione della neonata Srl, è fiducioso: “Siamo riusciti a ispirare molte persone con il progetto. Grazie alla forza del gruppo, troveremo anche i restanti partecipanti e il conto per l’acquisto del villaggio verrà saldato nell‘estate di quest’anno”. Fiorito, italiano, è particolarmente entusiasta della partecipazione di connazionali: “Chiunque sia alla ricerca di un rifugio in un borgo storico, circondato da una splendida natura e da frequentare con gli amici, la famiglia o da soli è il benvenuto a conoscere il progetto”.

Una volta al mese i promotori presentano il progetto in videochiamata multilinguale. La prossima è venerdì (25 febbraio) alle 17. Per registrarsi è necessario cliccare qui.

Il 5 marzo alle 11, inoltre, ci sarà un evento in loco e il villaggio verrà aperto a tutti gli interessati. Dopo una visita guidata delle case, il gruppo inviterà a pranzo i presenti e in quel contesto verrà dato spazio alle domande per conoscere meglio la visione e le persone che ci sono dietro il progetto. I proprietari attuali e futuri saranno presenti. Sono attesi anche il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, e alcuni rappresentanti della stampa. Gli interessati possono registrarsi cliccando qui o tramite una email a presse@borgo-batone.com.