Al museo italiano dell’immaginario folklorico l’incontro su ‘I dottorini di Marlia’

17 marzo 2024 | 12:22
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Al museo italiano dell’immaginario folklorico l’incontro su ‘I dottorini di Marlia’

Si presenta l’ultimo volume di Ave Marchi nei Quaderni della Fondazione Paolo Cresci

In collaborazione con la Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana il prossimo appuntamento dei Giovedì al Museo – Gli incontri de La Giubba si terrà giovedì (21 marzo) alle 21 al museo italiano dell’immaginario folklorico di Piazza al Serchio con la presentazione dell’ultimo volume di Ave Marchi, I Dottorini di Marlia e il loro viaggio ‘per Emigrazione’, pubblicato nei Quaderni della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, nunero 13: l’autrice sarà in presenza alla Sala della Narrazione.

È possibile assistere all’incontro sia in presenza, nella sede del museo, in via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link dedicato.

Giovedì al Museo - Gli incontri de La Giubba

I dottorini di Marlia narra il dramma delle famiglie dei Berkovics e dei Lukacs sullo sfondo degli eventi della storia del Novecento europeo e italiano, che le costringeranno a partire da Marlia per cercare, prima a Cuba e poi in Costa Rica, “il paese in cui potranno – forse – vivere anche da ebrei”. La vicenda inizia con una coincidenza di luogo e di tempo che si colloca nel luglio del 1938: presso Villa Reale a Marlia si doveva svolgere la tradizionale festa dell’estate, che quell’anno era stata allestita con cura particolare per festeggiare i diciotto anni di Anna Laetitia, figlia maggiore dei Conti Pecci Blunt. Tale festa fu annullata a causa dell’approvazione delle leggi razziali e proprio in quei giorni, a breve distanza dal giardino della Villa, i Dottorini si trovarono costretti a cambiare sia il lavoro che la loro intera vita. La narrazione si avvale di testimonianze scritte e orali, della traduzione dei testi dallo spagnolo e dei ricordi di Lorena Maria Lukacs Arroyo, figlia di uno dei protagonisti della storia. Sullo sfondo del viaggio, emerge una trama fitta di attese, di smarrimento, di straniamento, ma anche di determinazione e di coraggio che si coglie attraverso l’intensità dei racconti epistolari e delle pagine dei diari.

Ave Marchi, docente di italiano e latino, poi dirigente scolastico, presidente della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, ha pubblicato nei Quaderni della Fondazione CresciAndavano alle figure con Canova e Donatello. I gessi di tradizione classica e rinascimentale dei figurinai lucchesi nel centro Europa tra Ottocento e Novecento (2016) e Adamo Lucchesi – l’esplorazione del Gran Chaco e i suoi pionieri (2019). Si dedica alla storia del Novecento, attraverso le ricchissime testimonianze degli archivi familiari e del territorio, con particolare riguardo alla dimensione delle storie dei singoli, dei gruppi e alle forme novecentesche della comunicazione.