Nuovo ponte della Tambura, Puglia: “A giugno l’inaugurazione. Dopo si potrà trattare lo svuotamento del lago di Vagli”

Vanno avanti i lavori per costruire la nuova infrastruttura: per realizzare l’opera la Provincia ha investito 2,8 milioni di euro
Vanni avanti i lavori per il nuovo ponte della Tambura sulla strada provinciale numero 50 di Vagli, chiuso al transito dall’aprile 2020 e poi demolito nel novembre del 2022 dalla Provincia di Lucca perché non rispettava più i requisiti di sicurezza.
L’obiettivo è quello di concludere gli interventi a giugno. Una volta ultimata l’opera, come ha affermato l’ex sindaco e attuale consigliere di Vagli Mario Puglia, l’obiettivo sarà quello di arrivare allo svuotamento del lago, un attesissimo evento che nel lontano 1994 (l’ultima volta in cui riaffiorarono i resti del paese fantasma, Fabbriche di Careggine) attirò migliaia e migliaia di turisti in Garfagnana. Lo svuotamento, che era previsto quest’anno, slitta ancora: si parla di 2026, ma non c’è ancora nessuna ufficialità.
“Siamo certi che finalmente nel mese di giugno sarà ultimato e inaugurato il ponte della Tambura – le parole di Mario Puglia -. Io vi anticipo che finalmente, una volta completata questa viabilità, si potrà cominciare a trattare con certezza lo svuotamento del lago di Vagli”.
Nuovo ponte della Tambura: il progetto
Lo scorso 27 marzo la ditta incaricata (la Vando Battaglia costruzioni srl di Gallicano) ha concluso i lavori di varo dell’impalcato metallico della nuova infrastruttura, ossia delle travature portanti sopra le quali sarà realizzato l’impalcato ove troverà sede la pavimentazione stradale con le relative pertinenze ed accessori. Nei mesi scorsi, invece, i lavori, interrotti parzialmente lo scorso maggio per un impedimento dovuto all’innalzamento del livello dell’invaso, hanno riguardato la realizzazione delle pile che sorreggeranno l’intera infrastruttura.
Il nuovo ponte della Tambura è realizzato mediante l’installazione di travi in acciaio e soletta superiore in cemento armato, per una larghezza di circa 10 metri, organizzati con due corsie stradali di circa 3 metri, protette ai lati, oltre una corsia della larghezza di un metro e mezzo al fine di realizzazione di un passaggio ciclo-pedonale per il miglioramento della fruibilità degli utenti locali e del cicloturismo. Per realizzare l’opera la Provincia ha investito 2,8 milioni di euro, risorse provenienti dal Mims, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Al termine della ricostruzione il nuovo Tambura – sebbene con caratteristiche funzionali e prestazioni superiori al precedente – sarà esteticamente simile all’opera realizzata negli anni ‘50 poiché da un punto di vista architettonico e paesaggistico rappresenta un elemento caratterizzante della valle ed è per questa ragione che l’aspetto architettonico e il tracciato sono stati mantenuti dalla Provincia più fedeli possibile all’opera originale.