Garfagnana, un piano per ripristinare praterie e foreste dell’Appennino




Il Forum sbarca a Castelnuovo di Garfagnana
Il progetto Ape Toe: Ripristino praterie e foreste dell’Appennino, dopo il Forum in Lunigiana, prosegue nel confronto con le comunità della Garfagnana per la costruzione partecipata del piano di azione per la conservazione dell’Appennino Settentrionale, condividendo con il territorio visione, obiettivi e azioni per la rigenerazione degli ecosistemi.
Per questo è promosso il Forum della Garfagnana, previsto mercoledì (19 giugno), alle 15 alla sala consiliare dell’Unione di Comuni a Castelnuovo di Garfagnana, al quale sono invitate le istituzioni locali, associazioni, cittadini e portatori di interessi, per contribuire fattivamente al progetto.
Durante l’incontro sarà presentato lo stato di attuazione del piano, le buone pratiche per il recupero e sostenibilità di foreste, castagneti e pascoli, oltre alle opportunità di finanziamenti del settore.
Gli interventi programmati vedranno alternarsi i contributi di Regione Toscana, Gal Leader, Parchi, Università ed esperti del settore.
Il progetto, finanziato dal programma Endangered Landscapes & Seascapes Programme gestito da Cambridge Conservation Initiative, sarà realizzato da Legambiente insieme al Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (main partner), Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Parchi del Ducato, Unione di Comuni Montana Lunigiana, Unione Comuni della Garfagnana, Gal Consorzio Lunigiana e GAL MontagnAppennino, Uncem, mentre il supporto tecnico sarà assicurato da Nemo srl di Firenze.
L’obiettivo è infatti il ripristino del paesaggio agro-naturale e dei delicati ecosistemi dell’Appennino, offrendo un’opportunità per essere salvati dall’incuria e dall’abbandono. Stiamo parlando delle praterie montane e delle foreste della Lunigiana, Garfagnana, Appennino reggiano e parmense e Alpi Apuane.
“Sarà un concreto piano di azione – commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente – costruito insieme agli importanti partner e confrontandosi con imprese, allevatori, Usi Civici, proprietari e tutti coloro che abitano l’Appennino. Li coinvolgeremo nel processo di decisione attraverso Forum territoriali permanenti, che avranno il ruolo di gettare le basi per gli interventi di restauro dei paesaggi, contribuendo a invertire l’abbandono dell’Appennino”.