Strada Ducale nel degrado: “Per la risistemazione occorre partecipare a bandi regionali”

Il comitato chiede la risistemazione della strada, molto più frequentata durante l’estate, anche in vista di una festa che si terrà il 21 luglio
Una strada abbandonata a sé stessa, una frana avvenuta 12 anni fa e mai ripristinata e ulteriori frane, l’ultima delle quali avvenuta prima di Pasqua, rendono la provinciale 56 una delle strade più pericolose della Provincia.
Gli abitanti della zona e del comitato cittadino Strada Ducale, chiedono da molto tempo alla Provincia di Lucca e la sua giunta, una messa in sicurezza della strada, ma per adesso sono riusciti ad ottenere uno sfalcio dell’erba e la promessa di veder coperte alcune buche, tanto che sulla strada è stato posto un telo con su scritto: “Perdete le speranze o voi che passate perché indietro non si sa se ritornate”. Dalla Provincia il presidente Menesi dichiara che per il ripristino della strada dopo la frana, si dovrà partecipare ai bandi regionali per ottenere i finanziamenti necessari.









La Statale 56 è una strada storica voluta da Maria Luisa di Borbone, per attraversare la Garfagnana estatale 56 sp56 strada ducale raggiungere Modena senza incorrere nei dazi fiorentini. Oggi a distanza di 200 anni dalla sua realizzazione è assimilabile ad una strada mulattiera nonostante le nobili e storiche origini, come dicono gli abitanti del luogo. La provinciale 56 parte da Bagni di Lucca e arriva fino al Passo di Giovo, per poi proseguire verso Modena, è una strada provinciale e fino alla località Fontanone risulta zona abitata. Dopo, la strada è a servizio di una quarantina di abitazione utilizzate soprattutto nel periodo estivo, di due rifugi, rifugio Casentini e il rifugio del Cai a Mercatello e di un ristorante all’Orrido di Botri, Il nido dell’aquila.
Nonostante la frana, parte della strada è utilizzabile ma il comitato cittadino chiede più sicurezza e meno rischi: “Lo sfalcio dell’erba e i lavori alla strada solitamente arrivano sempre fino a località Fontanone e poi basta – spiega la presidente del comitato Strada Ducale, Anna Maria Togneri -. Ma poco più sopra c’è stata una frana 12 anni fa e ancora non è stata messa in sicurezza. In questi anni di frane ce ne sono state anche altre, l’ultima prima di Pasqua e sono venuti anche i tecnici della Provincia insieme al presidente Menesini. Lui si è impegnato per coprire le buche e sfalciare l’erba, adesso hanno iniziato i lavori all’inizio della strada, ma non basta, la strada va messa in sicurezza. Senza contare che il 21 luglio viene organizzata una festa, Facciamo rivivere la montagna e un’altra l’11 di agosto ‘Festa del Farro’, in quelle occasioni c’è un incremento nel traffico sulla strada ed è pericoloso, perché a causa delle frane la strada potrebbe crollare completamente. Non siamo cittadini di serie B, rispetto a chi abita in Garfagnana, abbiamo anche noi il nostro bel paesaggio da curare e valorizzare, gli escursionisti poi, sono ogni anno sempre di più”.
Il comitato ha tentato anche di coinvolgere la Regione, dopo che la Provincia ha ammesso di non avere fondi sufficienti a ripristinare i danni delle frane. “Abbiamo mandato un email al presidente Eugenio Giani, per invitarlo a fare un sopralluogo – prosegue Anna Togneri -. Lui ha passato la palla all’assessore regionale Baccelli, ma purtroppo la Sp56 è provinciale e non regionale e non possono farci nulla”.
Interpellato sulla questione dello stato di manutenzione della provinciale 56, il presidente della provincia Luca Menesini, risponde al comitato: “La provinciale 56 non è stata abbandonata dalla Provincia in questi anni, sono stati fatti i lavori di asfaltatura non molto tempo fa. È vero che la risistemazione dopo la frana non c’è stata, ma per farlo dobbiamo partecipare ai bandi regionali per trovare i finanziamenti necessari. Spero a breve di poter dare buone notizie, la partecipazione ad un bando purtroppo non dà per scontato l’ottenimento dei fondi. Non dimentichiamo però che nel frattempo sono iniziati i lavori di risistemazione della strada e dello sfalcio dell’erba. Voglio rassicurare il comitato che questi interventi saranno conclusi prima della festa organizzata il 21 luglio“.