Punto di primo soccorso, dal consiglio straordinario un documento condiviso per la Regione

Alta partecipazione alla seduta aperta a tema sanità, ma non sono mancati gli scontri. Zucconi lascia la seduta dopo l'intervento di Puppa

Presentare un documento siglato da tutti i componenti del consiglio comunale a Regione Toscana e alla Conferenza Zonale dei sindaci che preveda la riapertura del punto di primo soccorso alla Misericordia di Borgo a Mozzano e il mantenimento dell’ambulanza medicalizzata: questo il risultato del partecipato consiglio comunale aperto sul tema della sanità che si è tenuto ieri sera (19 agosto) a Borgo a Mozzano. Di fronte a una folta platea composta da cittadini, comitati e rappresentanti politici, sono intervenuti, oltre al sindaco Patrizio Andreuccetti, ai componenti della minoranza e ad alcuni cittadini, anche i consiglieri regionali Massimiliano Baldini e Mario Puppa e l’onorevole Riccardo Zucconi.

“Ringrazio tutte le persone che hanno partecipato e sono intervenute durante questa seduta straordinaria del consiglio comunale – ha esordito il sindaco Andreuccetti -. Su un tema così sensibile e indispensabile come la sanità il contributo di tutti è essenziale. Due, infatti, sono i temi che devono guidare la nostra azione amministrativa: sanità e scuola. Allo stesso tempo sono temi sui quali non è giusto ‘fare politica’, farne una questione di ‘colore’ o bandiera: il tema della sanità a Borgo a Mozzano è urgente e irrimandabile. Siamo tutti d’accordo che il punto di primo soccorso alla Misericordia debba essere ripristinato quanto prima: rappresenta un punto di riferimento per cittadini e turisti, alleggerisce il carico ai pronto soccorsi dei comuni limitrofi e rassicura la cittadinanza. Allo stesso tempo siamo tutti d’accordo che è indispensabile che l’ambulanza presente a Borgo conservi il medico a bordo, trattandosi anche di un mezzo che viene spesso utilizzato per gli spostamenti dei pazienti ad altri presidi medici. A tal proposito ho scritto all’assessore regionale Simone Bezzini e alla presidente della Conferenza zonale dei sindaci: sollecito già da ora una loro risposta affinché possano riceverci quanto prima. La delibera 1424 proposta dalla Regione Toscana è un buon punto di partenza, che ha l’obiettivo di riorganizzare al meglio il servizio assistenziale sul territorio: da qui dobbiamo partire per raggiungere la miglior riforma possibile”.

“Una cosa però – continua – è bene chiarirla: contrariamente a quanto si possa pensare e al messaggio che è passato, al momento nessuna riforma della sanità è stata approvata e messa in atto. Si tratta solo di un’idea progettuale che è nostro dovere – in qualità di amministratori – non approvare se non ci soddisfa: deve passare prima dalla Conferenza dei sindaci e dalle associazioni di volontariato attive sul territorio. Lo dico fin da subito: se quella che sarà presentata è la riforma di cui si vocifera in questi giorni, io non la voterò. Lavoriamo insieme – ha poi aggiunto il sindaco, invitando maggioranza e opposizione a una sinergia di intenti per raggiungere l’obiettivo – per il bene del territorio. Ho chiesto ai capigruppo in consiglio comunale che si incontrino per stilare un documento rappresentativo delle nostre richieste: questo testo, che potremo definire il manifesto della sanità di prossimità, lo presenteremo alla Regione Toscana e alla Conferenza dei sindaci. L’obiettivo che tutti noi dobbiamo darci è quello di far si che ogni cittadino abbia ugual diritto a ricevere le giuste cure, nei tempi e nei modi più adeguati. Dobbiamo affermare sempre di più questo diritto e possiamo farlo solo lavorando insieme”.

Presenti alla seduta anche il comitato ambiente No antenna di Diecimo (principale artefice delle varie iniziative sul territorio e della raccolta firme) i consiglieri regionali, onorevoli e il governatore della Misericordia. Molti gli interventi fatti, tra questi anche i consiglieri di opposizione Indro Marchi, Lorenzo Bertolacci, Yamila Bertieri e Maria Lotti, che avevano richiesto la convocazione del consiglio comunale, e quelli dei cittadini, tutti incentrati sull’importanza dell’avere un medico in più sul territorio e di come il “Punto di primo soccorso a Borgo a Mozzano sia fondamentale per tutta la Garfagnana e la Mediavalle che ha una realtà geografica molto dislocata con tempi di percorrenza tra un paese all’altro che superano i anche i 20 minuti”.

“Il riferimento normativo preso in considerazione sia dai consiglieri di Sì Cambia che dai membri del Comitato ambiente No antenna è la delibera regionale 1424 del 2022 poiché – specificano – da quello che essa annuncia a quello che viene poi applicato nella realtà è molto diverso, infatti, non è una questione della mancanza di medici specializzati in medicina di emergenza e urgenza ma, di pochi fondi messi a disposizione per la sanità da parte della Regione. Il consiglio si è concluso con la condivisione di un documento da portare all’ attenzione regionale e di un sollecito da parte del sindaco nel fare un incontro insieme ai consiglieri in opposizione e al comitato No Antenna con l’assessore alla sanità. Nel frattempo nuove iniziative verranno fatte sul territorio e speriamo in una piena partecipazione dei cittadini come lo è stato per quelli passati“.

Ma non sono mancati momenti di tensione durante la seduta.

“Dopo una serie di interventi volti a chiedere chiarimenti per una scellerata scelta, che porta alla chiusura del Punto di Soccorso di Borgo e la Valle del Serchio ad avere ancora meno servizi nel campo della sanità – dichiara Riccardo Zucconi – si è dovuto ascoltare un incredibile comizietto di Mario Puppa farcito di ultronee e fuori luogo critiche al governo. Un intervento, il suo, estremamente politicizzato in cui non solo non ha saputo rispondere alle domande sollevate e alle proposte avanzate durante il Consiglio straordinario dai Consiglieri di minoranza ma anche dai numerosi cittadini intervenuti nel dibattito, ma neppure spiegare il perché di quel suo voto favorevole espresso durante il Consiglio Regionale, e che ha determinato la chiusura di questo importante Punto di primo soccorso”. L’onorevole, dopo questo intervento, ha quindi deciso di abbandonare la stanza.

“In questa occasione ha solo dimostrato l’incapacità di rispondere ai cittadini sulle scelte prese e votate dal Pd in Regione Toscana. Ero venuto semplicemente ad ascoltare, non avevo neppure preventivato un mio intervento perché la mia presenza aveva il significato di testimoniare attenzione e solidarietà ai cittadini ai quali la mala gestione della sanità toscana toglie da anni il sacrosanto diritto alla salute e all’assistenza sanitaria e che stanno combattendo invece per assicurarla a tutti. Purtroppo quanto accaduto mi conferma nella convinzione che queste scelte sono dettate solo dall’ideologismo politico e non certo dalla volontà di tutelare un territorio fragile come la Mediavalle e la Garfagnana – conclude -. La verità è che ieri sera tutti, dai cittadini, ai consiglieri comunali e anche il Consigliere Regionale Baldini, hanno dimostrato attenzione per il problema di cui si stava discutendo, mentre l’esponente del Pd lo ha dimostrato per gli interessi di bottega elettorale. Dopo il dibattito di ieri sera, ritengo ancora di più che Regione Toscana debba annullare la scelta assurda e inaccettabile sulla chiusura del Pps di Borgo  e rimarrò vicino a quanti stanno impegnandosi per evitarla , assumendo personalmente e attraverso il gruppo Regionale di FdI, ogni iniziativa per scongiurarla”.

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