Il comitato: “No all’ampliamento dell’area industriale, Torrite ha già dato”
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Il comitato Vivere Torrite ha chiamato in assemblea il paese praticamente ad un anno di distanza dall’assemblea pubblica con l’amministrazione comunale.
“Facendo il punto sulle cose emerse e discusse un anno fa, riteniamo che il bilancio sia positivo in quanto sono stati raggiunti diversi obiettivi: pulitura alveo del fiume Turrite Secca; potatura alberi Via Arni; stop alle emissioni maleodoranti del depuratore; istallazione nuovi punti luce. Le attività del comitato hanno visto l’organizzazione di eventi piacevoli in paese che hanno riscosso successo ed hanno fatto raggiungere l’obiettivo del nome stesso del comitato: vivere il paese! Fra i punti emersi un anno fa, quelli ancora da chiudere e più urgenti rispetto alle richieste effettuate sono: la sicurezza stradale lungo Via Arni con l’installazione di autovelox; la riqualificazione dell’area intorno all’impianto di depurazione di via A.Moro; la questione dell’ampliamento dell’area industriale”.
“In riunione con il sindaco il 23 gennaio appena passato, abbiamo avuto certezza dell’installazione di un autovelox in zona curva/parcheggio via Arni (sulla curva convergono: 2 rettilinei, 2 ingressi: al paese e alla zona industriale, un passaggio pedonale, la pensilina autobus e la fermata scuolabus) e di un intervento per sanare il degrado della zona del depuratore, mentre per il terzo punto, ci è stato prospettato una sorta di compromesso: ampliamento del parcheggio, una zona adibita ad area verde e quindi poi area industriale con capannone. Ecco che allora, nuovamente legittimati dall’intera assemblea, vogliamo tornare a ribadire quanto abbiamo già detto e sostenuto fin dall’inizio: Torrite ha già dato! Torrite ha già subito ‘politiche scellerate’ (e non sono parole nostre!) in passato che hanno determinato la situazione attuale: un’area industriale che sovrasta nettamente il paese, ne è a ridosso e questo impatta quotidianamente la qualità della vita dei cittadini. Continuiamo su questa strada? Andiamo a saturare l’ultimo pezzettino andando ulteriormente a ridosso di abitazioni che sono comunque già compromesse? Basti pensare al via vai dei mezzi pesanti, al ‘beep’ dei muletti, allo scarico delle merci (che non sono cartoni e che causano forti rumori e tremori), alle polveri che si sollevano”.
“L’area Acp.1, così denominata, è stata oggetto di stralcio unanime durante il consiglio comunale del 14 marzo 2024 e oggetto di osservazione all’Unione dei Comuni corredata da oltre 200 firme di cittadini che esprimevano il loro no. Non basta? Alla base di ogni cosa ci vuole buon senso e rispetto, e qui sembrano non esserci. Rispetto verso un paese che è già disastrato e deturpato e verso i suoi abitanti che si vedono ulteriormente minata la qualità della vita, diritto fondamentale di ognuno. Ricordiamo che il tutto, compreso il comitato, nasce in risposta a lavori abusivi iniziati a settembre 2023. Confidiamo nella riflessione attenta di tutti coloro che ci amministrano ed in una pronta informazione verso il paese”.