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Il turismo delle radici come opportunità per i territori: l’Unione dei Comuni della Garfagnana a Roma

11 aprile 2025 | 18:33
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Il turismo delle radici come opportunità per i territori: l’Unione dei Comuni della Garfagnana a Roma

La presidente Raffaella Mariani all’incontro organizzato a Palazzo Borromeo: al centro anche la valorizzazione degli itinerari di fede

Una giornata che ha dato modo di riflettere sul rapporto con le comunità all’estero e sul turismo di ritorno, nel contesto di un anno importante per i pellegrini religiosi.

La presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani, sindaca del Comune di San Romano in Garfagnana, è intervenuta all’incontro Giubileo 2025 e Turismo delle Radici. Sinergie ed opportunità per la riscoperta e la valorizzazione dei territoriorganizzato dall’Ambasciata d’Italia in Santa Sede a Palazzo Borromeo a Roma.

I lavori sono stati introdotti dall’ambasciatore presso la Santa Sede Francesco Di Nitto ed hanno visto la partecipazione del Sottosegretario del dicastero per l’evangelizzazione Monsignor Graziano Borgonovo e dell’ambasciatore Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero.

La presidente è intervenuta, nello specifico, per riportare l’esperienza della Garfagnana nell’anno delle radici italiane nel mondo 2024 e le iniziative di valorizzazione portare avanti sui cammini storici e religiosi del territorio in occasione dell’Anno Santo.

 Mariani ha esordito facendo una breve panoramica della Garfagnana, definendola un’area cerniera tra l’Emilia Romagna e la Liguria, compresa tra le catene delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Supportata dalle immagini promozionali proiettate per l’occasione, la Ppesidente ha poi sottolineato la grande storia di emigrazione di questa terra che conserva un rapporto molto forte con i cittadini emigrati all’estero, i quali ritornano spesso nei loro luoghi di origine. 

L’incontro di Roma arriva a conclusione del progetto territoriale Garfagnana Radici, Identità e Memoria che ha visto, quest’estate, cinque Comuni del territorio fare rete con il coordinamento dell’Unione Comuni Garfagnana.

Un progetto nato proprio da un bando del Ministero degli affari esteri e della cooperazione onternazionale (Maeci) che, per il 2024, ha promosso il progetto Turismo delle Radici per rafforzare il legame tra l’Italia e le comunità italiane all’estero e permettere agli italo-discendenti nel mondo di ricostruire la propria storia familiare e approfondire la conoscenza della propria cultura d’origine. Il progetto ha contribuito a creare una rete di enti da certificare come Comuni delle radici italiane all’interno del programma di promozione del turismo delle radici Italea, lanciato dallo stesso ministero all’interno del progetto Pnrr e finanziato da NextGenerationEu.

“Mi auguro che questo progetto – ha dichiarato la presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana Raffaella Mariani – possa avere una continuità perché, oltre ad avvicinarci ai nostri emigrati e alle nuove generazioni che vivono all’estero, contribuisce a costruire e sviluppare collaborazioni con il mondo scientifico ed accademico e prosegue un percorso lungimirante già avviato sul territorio grazie ad esperienze come quella del progetto del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ParcoAppennino nel mondo” del 2009, gestito dall’Unione Comuni Garfagnana, e della Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana con la quale l’ente si occupa, dal 2004, di approfondire il fenomeno, complesso, dell’emigrazione garfagnina”.

L’intervento della presidente Mariani si è quindi concentrato sugli itinerari di fede nell’anno giubilare vedendo in essi un’ulteriore motivo di richiamo per i viaggiatori delle radici: da una parte la Via Matildica del Volto Santo, che unisce la città di Mantova con quella di Lucca alla scoperta dei territori di Matilde di Canossa, e che rientra nei sette percorsi giubilari; dall’altra la Via del Volto Santo, che si incrocia con la Via Matildica e che rappresenta una variante della Via Francigena percorsa, sin dal Medio Evo, da commercianti e religiosi.

A tal proposito, la presidente ha ricordato la grande ricchezza di bellezze naturali e di beni culturali della Garfagnana – ospitali, santuari, antiche chiese – che rappresentano un rilevante elemento di attrazione.

“Questo circuito sta diventando molto importante – ha concluso Mariani – Con l’Arcivescovo di Lucca e con i giovani delle nostre comunità stiamo organizzando momenti di accoglienza, potendo contare su un associazionismo, laico e religioso, molto forte che mette a disposizione, soprattutto nei mesi estivi, risorse umane e competenze preziose. Notiamo una ricerca del turismo lento, della sostenibilità e anche dell’accessibilità sui nostri percorsi. Il Giubileo ha fatto nascere nelle comunità locali la voglia di tracciare itinerari spirituali alternativi per meditare e camminare a contatto con la natura. Si tratta ora di aiutare loro, creando le giuste condizioni per promuovere ancora meglio queste iniziative”.