Andreuccetti (Pd): “Il governo taglia risorse a Comuni e Province per finanziare il ponte sullo Stretto di Messina”

Il segretario della direzione territoriale del Pd: “Il Governo camuffa la scelta con un generico riparto dei contributi alla finanza pubblica”
Patrizio Andreuccetti, segretario della direzione territoriale del Partito Democratico e consigliere provinciale, ha sottolineato che il “governo taglia risorse ingenti a Comuni e Province per finanziare il ponte sullo Stretto di Messina, camuffando la scelta con un generico riparto dei contributi alla finanza pubblica”.
Continua il consigliere: “Ma la realtà è un’altra: la scelta del Governo Meloni va nella direzione di tagliare la spesa corrente delle amministrazioni locali, che si traduce, nel concreto, all’impossibilità pratica di fornire servizi, mantenerne alta la qualità o, sia mai, ampliarli. Per il 2025 – prosegue – la Provincia di Lucca subirà tagli per oltre 200 mila euro; oltre 150 mila euro in meno nel 2026 e più di 2 milioni e 700 mila euro in meno nel 2029. E se diamo un occhio ai Comuni della provincia di Lucca vediamo che dal 2025 al 2029 il taglio complessivo sarà di quasi 11 milioni di euro”.
“Questo non è ripartire le risorse – spiega -, questo è tagliare letteralmente la strada alle amministrazioni locali, che nonostante le mille difficoltà e grazie alla professionalità dei propri dipendenti stanno comunque cercando di tenere tutto in piedi, facendo anche investimenti importanti. Tagli che vanno a incidere su aspetti essenziali della vita quotidiana di ogni cittadino come l’assistenza sociale, le scuole, i trasporti pubblici, la manutenzione delle strade. Falciare la spesa corrente alle amministrazioni locali significa togliere spazi, possibilità, servizi: sono i Comuni e le Province che si trovano più spesso e più direttamente a dover intervenire nelle situazioni di disagio, sociale, economico. Senza fondi come si pensa di poter continuare a garantire la stessa qualità di servizi?”.
“Il governo Meloni – continua Andreuccetti – è lontano anni luce dalle famiglie, dalle fasce più fragili della popolazione, dai territori. Una distanza che continua a crescere e che va a schiantarsi contro il paradosso dell’autonomia e del federalismo tanto sponsorizzato proprio dal Governo nazionale. La verità è che il governo sta facendo cassa per finanziare un’opera alquanto discutibile e considerata inutile da più e più parti come quella del ponte sullo Stretto di Messina. Accettare, nel silenzio, – sottolinea – questi tagli significa accettare, per gli enti locali, sacrifici enormi che renderanno impossibile rispondere ai bisogni della cittadinanza, sempre maggiori e sempre più urgenti”.
“Ridurre – conclude il consigliere – senza appello i fondi alle amministrazioni comunali e provinciali – conclude – sarà un problema per tutti, in particolare per le zone periferiche e montane, che avrebbero, piuttosto, necessità di sostegni per contrastare lo spopolamento e garantire servizi e dignità ai residenti. Serve, ora più che mai, che tutti gli enti locali si uniscano contro questi tagli e facciano sentire la propria voce”.