Coronavirus, vademecum per l’alimentazione ai tempi della quarantena

Secondo la nutrizionista è necessario evitare gli eccessi: ecco come calibrare l’alimentazione
Il Covid-19, il nuovo ceppo del Coronavirus ha una sintomatologia molto varia che può andare da semplici sintomi simil-influenzali come tosse e qualche linea di febbre, a una grave polmonite. A quanto riportato dall’Oms il Covid-19 non si trasmette attraverso il cibo, ma attraverso le vie respiratorie. Il cibo perciò risulta essere sicuro. Anche qualora il cibo venga manipolato da persone infette da Covid-19 i nostri succhi gastrici sembrano riuscire a neutralizzare l’effetto del virus ingerito.
Confinati in casa, con attività lavorative ridotte o annullate quasi del tutto, senza possibilità di fare attività fisica usuale, in palestra o in piscina, si rischia però di mangiare più del necessario, introducendo più calorie di quante ne consumiamo giornalmente.
Oltre ad andare incontro a probabili incrementi di peso, dobbiamo tenere ben presente che mangiando eccessivamente si vanno ad aumentare quei parametri che possono aggravare patologie preesistenti come diabete, ipertensione e ipercolesterolemia, strettamente connesse agli esiti più gravi dovuti ad infezione da Covid-19; inoltre con un’alimentazione eccessiva e qualitativamente non corretta si può andare ad aumentare il livello generale di infiammazione dell’organismo, non auspicabile né per le patologie preesistenti, né per eventuali attacchi da parte di virus e batteri.
L’isolamento, il maggior tempo passato in casa, sul divano, davanti a tv o pc, senza le consuete attività lavorative e ricreative, portano inoltre il nostro organismo ad una minore produzione di endorfine, le cosiddette molecole del piacere, che vengono stimolate proprio da attività piacevoli quali le attività sportive, le interazioni interpersonali, il contatto fisico, ovvero tutto ciò che ci manca in questo momento.
Il nostro corpo va allora alla ricerca della produzione di queste molecole grazie all’assunzione di cibo, in particolare di cioccolato e carboidrati complessi. Ecco che davanti al pc o alla tv siamo maggiormente attratti da biscotti, cioccolato, snack rispetto a quando siamo impegnati in attività sportive o siamo in giro con gli amici. Bisogna invece ricordare che la parola d’ordine, in questo caso più che in altri, è moderazione. Non eccediamo con gli alimenti infiammatori come zuccheri, grassi e proteine di origine animale. Meno alimenti di questo tipo mangiamo e più proteggiamo il nostro organismo dalle infiammazioni. Come sempre, e ancora di più, dobbiamo invece cercare di assumere frutta e verdure di stagione perchè questi alimenti contengono le vitamine e i sali minerali necessari a proteggere il nostro organismo.
E se possibile, passiamo qualche ora in giardino nelle ore più tiepide del giorno, per aumentare la produzione di vitamina D, oppure passeggiamo, ovviamente sempre mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale.
Dottoressa Simona Alfani
Biologa nutrizionista
http://nutrizionistasimonaalfani.it/